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Giovedì, 25 Aprile 2024
Terremoto

Amatrice saluta i suoi morti, il vescovo: "Non uccidono i terremoti ma le opere dell'uomo"

Le esequie solenni davanti alle più alte cariche dello Stato, da Renzi a Mattarella. Il vescovo: "La ricostruzione non si trasformi in una querelle politica o in un'occasione di sciacallaggio". Allontanate le corone delle istituzioni: "Non è una sponsorizzazione"

Ad Amatrice è il giorno del dolore. "Siamo qui per pregare" e il vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili ha iniziato a leggere la lunga lista di tutti i nomi delle vittime del sisma, sotto il tendone allestito ad Amatrice e dove sono state disposte le bare. Sono solo 28 le bare, due bianche, ma il vescovo ha letto i nomi di tutte le vittime, 242 tra Amatrice e Accumoli.  

In silenzio i familiari e la folla di persone arrivate per dare l'ultimo saluto. Una folla che non entra tutto sotto il tendone allestito dalla protezione civile e dai vigili del fuoco e che sta raccolta tutta intorno al piazzale, con gli ombrelli a ripararsi dalla pioggia. Tutti ascoltano lo scorrere dei nomi di chi non c'è più, in silenzio. E al termine della lettura la commozione si è sciolta in un lungo applauso.

"Il terremoto non uccide. Uccidono le opere dell'uomo!". Ha affermato il vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili, nel corso della sua omelia per le solenni esequie dei morti di Amatrice e di Accumoli.

I funerali delle vittime ad Amatrice

Il vescovo ha ricordato che "Dio non può essere utilizzato come il capro espiatorio" anche in casi di tregedie come quelle del terremoto e della "devastazione di Amatrice e di Accumoli".

funerali amatrice 2-2-2(Il presidente Sergio Mattarella ad Amatrice per i funerali, foto Ansa)

"Come pure, va evitato di accontentarsi di risposte patetiche e al limite della superstizione. Come quando si invoca - ha detto il vescovo - il destino, la sfortuna, la coincidenza impressionante delle circostanze. A dire il vero: il terremoto ha altrove la sua genesi! I terremoti esistono da quando esiste la terra e l'uomo non era neppure un agglomerato di cellule. I paesaggi che vediamo e che ci stupiscono per la loro bellezza sono dovuti alla sequenza dei terremoti. Le montagne si sono originate da questi eventi e racchiudono in loro l'elemento essenziale per la vita dell'uomo: l'acqua dolce. Senza terremoti non esisterebbero dunque le montagne e forse neppure l'uomo e le altre forme di vita".

Il vescovo ha poi auspicato che la ricostruzione non si trasformi in "una 'querelle politica' o in una forma di sciacallaggio di varia natura". 

Alle esequie erano presenti il presidente Sergio Mattarella, il premier Renzi e i presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso. Con loro anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, la sindaca di Roma, Virginia Raggi e il presidente Anci ed ex sindaco di Torino Piero Fassino.

Terremoto, funerali solenni ad Ascoli - ANSA

Non è mancata una piccola polemica nei confronti della classe politica con un parroco che avrebbe allontanato le corone delle istituzioni. "Questa non è una sponsorizzazione", le parole del religioso secondo Corrado Zunino, giornalista di Repubblica.

Al termine del rito sono stati liberati in cielo palloncini bianchi. Sono saliti al di là del crocefisso recuperato da una chiesa crollata, issato dai vigili del fuoco sopra l'altare, sono saliti oltre le macerie e i tetti distrutti, tra gli applausi della folla riunita in silenzio sotto il tendone dove si sono svolti i funerali di Stato delle 242 persone morte ad Amatrice e Accumoli.

LA VISITA DI RENZI A NORCIA - Nel pomeriggio il premier Renzi si è recato alla frazione di San Pellegrino di Norcia dove ha visitato la tendopoli. Il premier si ha parlato con le persone ospiti del campo di accoglienza - oltre 100 - con i soccorritori e con i rappresentanti delle amministrazioni locali. Dopo il saluto alla tendopoli ha voluto vedere di persona i danni causati dal sisma nel piccolo borgo soffermandosi sulle condizioni della chiesa di San Pellegrino. 

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