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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Rieti

Terremoto, 238 persone estratte vive dalle macerie: 2.100 gli sfollati

La Protezione civile ha fatto il punto della situazione dopo la violenta scossa che ha devastato il Centro Italia. Danni ingenti anche al patrimonio artistico: sono 293 gli immobili di valore culturale crollati o danneggiati

ROMA - Dopo le prime 36 ore dal violento sisma che ha devastato il Centro Italia, sono 238 le persone estratte vive dalle macerie nei paesi terremotati tra Rieti e Ascoli Piceno. In un punto stampa alla sede del Dipartimento a Roma, la responsabile dell'ufficio emergenze della Protezione civile Immacolata Postiglione ha spiegato che oltre ai 215 soccorsi operati dai Vigili del Fuoco ci sono stati altri 23 salvataggi effettuati dagli uomini del soccorso alpino.

IL VIDEO DEL SALVATAGGIO DELLA BAMBINA

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GLI SFOLLATI - Sono circa 2.100 le persone sfollate ospitate nei campi e nelle tende, "a fronte di una disponibilità complessiva di 3.500 posti letto. Dove ci fosse bisogno di integrare la Protezione civile può farlo immediatamente con posti letto in zona a cui si sommano le strutture ricettive più lontane nelle stesse regioni o in altre che hanno dato disponiblità. I centri di assistenza sono ad Amatrice, Accumoli, Arquata, Montegallo e tra Fermo e Macerata. Oltre a queste ci sono le persone accolte nelle strutture in Umbria, circa 600".

Terremoto, sfollati nelle tendopoli (Ansa)

LE RICERCHE - Postiglione ha reso noto che "sono ancora operativi i posti medici avanzati, vicino alle aree in cui si opera per la ricerca di persone laddove ci fossero interventi urgenti da fare. Ad Amatrice è in allestimento un Pas, posto di assistenza sanitaria, che funge da poliambulatorio, che va a sostituire strutture ospedaliere non più disponibili. Sono all'opera da molte ore anche gli psicologi che operano sugli operatori, sulle famiglie con vittime e su chi ne avesse bisogno", ha concluso Postiglione.

"Prima e dopo" il sisma: Amatrice è distrutta

IN VOLO SULLE MACERIE DI AMATRICE

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DEVASTATO IL PATRIMONIO CULTURALE - "Il primo quadro che abbiamo" da una prima ricognizione sui danni dovuti al terremoto nel centro Italia sugli edifici artistici e culturali "è molto complicato: nella zona più colpita ci sono 293 immobili di valore culturale tutti tra crollati o fortemente danneggiati". Lo ha detto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. "I 293 - ha poi precisato il segretario Generale del Mibact, Antonia Pasqua Recchia - sono i beni immobili esistenti nel raggio di 20 km dall'epicentro del sisma ed è quasi certo che abbiano avuto un danno: i 50 siti verificati dai carabinieri fanno parte di questi, sono stati già visitati e controllati. Ma il raggio di interesse del terremoto è molto più ampio e avremo risentimenti importanti anche su altri immobili: il numero" di quelli danneggiati "è destinato a salire, e di molto", ha concluso Recchia. "E' giusto, come chiedono fortemente le comunità locali, che la ricostruzione dei borghi, per la lora storia e la loro bellezza, sia assolutamente fedele all'immagine che quei luoghi hanno conservato nei secoli. Si può ricostruire anche garantendo un'antisismicità degli edifici, con un certo tipo di ricostruzione". 

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