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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Italia

Il decreto "terremoto" slitta a fine marzo: scoppia la protesta, verso Roma 34 pullman

Una nuova beffa dopo il caos degli aiuti in ritardo, il tempo perso, le casette che ancora non sono pronte e le polemiche per la ricostruzione che è ancora oltre l'orizzonte di una emergenza che sembra infinita. La rabbia andrà in scena a Roma

Il calendario dei lavori dell'Aula della Camera subisce un'inversione dell'iter di due provvedimenti, su richiesta del Pd. Si procederà prima con l'esame del decreto Minniti sulla sicurezza urbana, il decreto Terremoto, che sarebbe dovuto essere esaminato dal 13, slitta al 20 marzo.

Per i terremotati una nuova beffa dopo il caos degli aiuti in ritardo, il tempo perso, le casette che ancora non sono pronte e le polemiche per la ricostruzione che è ancora oltre l'orizzonte di una emergenza che sembra infinita. A Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno slitta di almeno altri dieci giorni il montaggio delle prime 26 casette destinate ad ospitare i terremotati.

Tutti a Roma: scoppia la protesta

La rabbia andrà in scena a Roma domani giovedì 2 marzo con i Sindaci e i Presidenti delle quattro Provincie abruzzesi con i gonfaloni e le fasce, accompagnati dai cittadini e rappresentanti della società civile che sfileranno nella Capitale per chiedere delle modifiche sostanziali al Decreto sisma in favore del territorio.

Una trentina i pullman: 17 quelli organizzati dai Comuni; uno “istituzionale” organizzato dalla Provincia con la Camera di Commercio; 5 quelli di Teramo; uno è stato organizzato dall’Associazione costruttori edili; un autobus arriva dalle province di Chieti e Pescara; due autobus dai Sindacati confederali. Sarà presente anche la Provincia dell’Aquila con il consigliere Emilio Cipollone in rappresentanza del Presidente.

Teramo, non solo il terremoto: la collina crolla un metro al giorno e spazza via le case

I danni causati dalla frana nella frazione di Ponzano di Civitella del Tronto. (FOTO ANSA)

Decine le organizzazioni che hanno comunque ufficializzato la loro adesione, fra gli altri: Anci Abruzzo, la Camera di Commercio, i Sindacati confederali, l’Associazione delle piccole e medie industrie; Confindustria Teramo, Confesercenti, Cna, Confcommercio, l’Associazione Robin Hood, l’Arci. L’Unione delle Province Italiane patrocina la manifestazione. 

Le istituzioni teramane chiedono di incontrare i Presidenti di Camera e Senato, la relatrice della legge di conversione del cosiddetto Decreto Sisma e i capigruppo della Camera. Una volta a Roma – l’arrivo è previsto fra le 10 e le 11 -  il corteo da Piazza Venezia si dirigerà a Piazza Santa Apostoli e da lì una parte (non più di 500 per ragioni di sicurezza) arriverà Montecitorio.

IL SISMABONUS

Proprio domani il Sismabonus diventa realtà: gli incentivi fiscali annunciati dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio daranno il via alla stagione strutturale e organica della prevenzione. Introdotto con la Legge di Stabilità 2017, il progetto Casa Italia darà la possibilità di dare concretezza alle pratiche edilizie per usufruire degli incentivi fiscali.

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