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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Terremoto alle porte di Roma: "C'è stato un boato". Chiusi due asili nido

Piccole crepe in alcuni appartamenti di Colonna, lesionata la Chiesa di Montecopatri. Nessun danno serio, ma tanta paura tra gli abitanti dopo il sisma di magnitudo 3.6. A Roma chiusi due asili nido per interventi di messa in sicurezza

Nessun danno serio, ma tanta paura per la scossa di terremoto di magnitudo 3.6 (ml 3.7) registrata alle 22.43 dai sismografi dell’INVG con epicentro a 3 chilometri da Colonna, comune di poco più di 4mila abitanti alle porte di Roma. Come spiega l'Ingv "storicamente l’area è stata sede di terremoti anche molto forti, come quello del 26 agosto 1806, la cui magnitudo è stata stimata pari a 5.6".

Il sisma è stato avvertito distintamente anche nella Capitale dove tante persone sono scese in strada. Le maggiori conseguenze sono state registrate proprio a Colonna, dove - come documentato dalle foto della Protezione Civile Beta 91 di Monte Compatri - il terremoto ha causato piccole crepe e caduta di intonaci. 

A quanto apprende l'Adnkronos, ci sarebbero danni nella parrocchia di San Nicola nel comune di Colonna, il luogo più vicino all'epicentro del sisma, dove ci sono lesioni minime ma le architravi sono segnate e gli archi presentano lesioni pronunciate. 

C'è un appartamento, a Colonna, che più di tutti sembra aver pagato cara la forza e la durata del terremoto di ieri sera. È quello al secondo piano di via della Libertà 23 dove da 9 anni vive una famiglia romena. Le lesioni sui muri qui hanno decretato l'inagibilità senza riserve e alla famiglia di Marius non è rimasto altro che infilare nelle buste e nelle borse quante più cose possibili. "Ero al telefono con la mia fidanzata quando il letto ha iniziato a muoversi - racconta Marius - urlavo a mia madre di ripararsi sotto alle porte e intanto le crepe profonde si aprivano lungo tutte le pareti, in parte fin quasi a farle gonfiare. Non sono credente, ma il muro della camera interamente segnato dalle lesioni è rimasto integro solo nel punto in cui è appeso un quadro con l'immagine della Madonna". 

A Roma nel Municipio XI, resteranno chiusi gli asili nido ''Irlandesi'' e ''Aquilone Blu'' per interventi di messa in sicurezza. Interdetta invece parte dell'area esterna del nido ''Corviale''. Domani, presso queste scuole, sarà presente la Commissione Stabili Pericolanti Edifici Comunali di Roma Capitale.

"Stavo guardando la tv, poi ho sentito il boato"

"Stavamo guardando la televisione quando ho sentito il boato - racconta Samantha - era come se fossimo in una centrifuga, un martello pneumatico". "Ero al computer - aggiunge la figlia 14enne - la libreria quasi mi è venuta addosso". 

Ricordiamo che solitamente i terremoti di magnitudo inferiore a 4.0 vengono definiti di lieve entità. Però chi abita nella zona dell’epicentro assicura che la 'botta' si è sentita eccome. È il caso del fotoreporter Umberto Pizzi, classe 1937, che vive a Zagarolo, praticamente l'epicentro della scossa della notte scorsa.

Il fotoreporter: "C'è stata una botta fortissima"

"C'è stata una botta fortissima, sembrava che una bomba fosse esplosa sotto la casa", racconta Pizzi all’AdnKronos. "Io ho una casa in mezzo alla campagna, costruita ormai 41 anni fa da un ex collega diventato architetto che me l'ha fatta antisismica, con tutti i crismi, da far invidia ai giapponesi - continua - Grazie a questo non ho avuto danni, nessun problema. Gli effetti dei terremoti in Italia li ho visti tante volte, per lavoro, anche terribili, qui, per fortuna, non è successo nulla: all'inizio pensavo che ci fossero stati dei danni e ho controllato, ma tutto sembra a posto. Non c'è nulla da fotografare". 

Il sindaco di Colonna: nessun danno concreto, accertamenti in corso

Tanti residenti di Colonna sono scesi in strada impauriti. "Danni concreti non si sono registrati, stiamo valutando casi di cornicioni danneggiati, qualche casa dovrà essere sgomberata ma a titolo precauzionale. Gli uomini della Protezione Civile stanno valutando "caso per caso", ha detto. 

"Dopo la paura di ieri sera - ha aggiunto -, la notte è trascorsa tranquilla. Una decina di persone hanno dormito al palazzetto dello sport allestito dopo la scossa perché sono necessarie verifiche nei loro appartamenti".

Due squadre della Protezione Civile Beta '91 hanno lavorato insieme ai Vigili del Fuoco e Ingegneri volontari della Protezione Civile. In alcune abitazioni del centro storico si sono verificate piccole crepe e caduta di intonaci. "La situazione più critica si registra presso la casa parrocchiale, dove parte della quale è stata resa inagibile". 

Questa mattina le scuole e le strutture utilizzate dalle associazioni presenti sul territorio sono state chiuse per permettere di effettuare le verifiche necessarie. Controlli verranno effettuati anche nella chiesa San Nicola di Bari. Il terremoto, forte, è stato sentito anche in altri comuni della periferia di Roma da Rocca Priora a San Cesareo, passando per Guidonia.

Il bilancio della Protezione Civile del Lazio

In mattinata è arrivato anche il bilancio dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile del Lazio: "Subito dopo la scossa di terremoto con epicentro a Colonna tutte le squadre di volontariato di Protezione civile dei Castelli Romani sono uscite sul territorio in perlustrazione. È stata immediatamente attivata l'Associazione Nazionale degli Ingegneri che ha inviato alcune squadre nei punti più critici tra i quali Colonna e Montecompatri.

Lesioni nella Chiesa di Montecopatri

A Montecompatri è risultata avere alcune lesioni la chiesa Santa Maria Assunta in Cielo ed è stata dichiarata inagibile la casa parrocchiale adiacente al Duomo, mentre a Colonna i Vigili del Fuoco stanno ancora operando le verifiche di agibilità di alcune abitazioni. Sono stati aperti i Centri Operativi Comunali di Montecompatri, Colonna e San Cesareo".  

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