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Giovedì, 25 Aprile 2024
La faglia toscana

Terremoto a Siena: "È l'Italia che si spezza... da milioni di anni"

Lo sciame sismico seguito all'evento principale ha tolto il sonno a tanti cittadini toscani che a più riprese sono scesi in strada assistiti dai volontari della protezione civile

Una serie di scosse - una sessantina, molte solo strumentali - stanno tenendo con il fiato sospeso la provincia senese dopo il terremoto di magnitudo 3.5 che è stata registrata mercoledì 8 febbraio alla 21:35. Se al momento non si segnalano danni è lo sciame sismico che è seguito all'evento principale ad aver tolto il sonno a cittadini toscani che a più riprese sono scesi in strada.

I volontari della Protezione civile hanno distribuito coperte e bevande calde a chi si era ritrovato in cinque punti strategici della città concordati con la Prefettura mentre si svolgevano le opportune verifiche di sicurezza. Oggi per precauzione tutte le scuole di ogni ordine e grado, Università compresa, sono rimaste chiuse. E in tanti si stanno chiedendo cosa stia succedendo, anche in relazione al maxi terremoto che ha spaccato la penisola anatolica lungo una faglia di ben 250 chilometri.

Bene dirlo fin da subito: gli eventi non sono in alcun modo correlati e la piccola sequenza sismica avvertita in queste ora tra le province di Siena, Firenze ed Arezzo fa parte della sismicità storica della zona: anzi, negli ultimi secoli a Siena sono avvenuti almeno cinque terremoti di magnitudo pari o superiore a 5, l'ultimo nel 1911.

pericolosità sismica siena

La città di Siena è posta in una fascia di pericolosità sismica medio-bassa e in queste particolari aree i forti terremoti sono solo meno probabili e frequenti ma rimangono possibili.

Come spiega l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia la sequenza sismica in corso è l'effetto della dinamica della crosta terreste: "L'Italia si sta spezzando non da adesso ovviamente, ma ormai da milioni di anni" spiega Thomas Braun, ricercatore presso la sede di Arezzo dell'INGV: "La parte orientale va verso nord-est più velocemente rispetto alla parte occidentale e questo fa sì che le faglie presenti in Italia ogni tanto si risvegliano con delle magnitudo di modesta entità per accomodare lo stress che c'è sotto l'Appennino". E quella che si è attivata a Siena è una di queste faglie considerate minori.

A rendere particolare il terremoto registrato a Siena è la profondità di appena 8 chilometri: un sisma superficiale ed è per questo che è stato avvertito così distintamente. "Come nel caso del recente terremoto nella zona di Impruneta, nel Fiorentino - prosegue Braun - questo tipo di terremoti non durano più di una settimana, massimo 10 giorni il fenomeno dell'after shock quello impropriamente detto delle "scosse di assestamento".

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