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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Italia

Terrorismo, espulsa "Mamma Jihad": dall'Italia finanziava il figlio foreign fighter

Una marocchina e un egiziano sono stati fermati oggi dalla digos di Milano: lei espulsa, lui arrestato. A Parma invece la quinta espulsione del 2018: un detenuto aveva espresso il desiderio di immolarsi per Isis con un'azione eclatante in Italia

E' stata esplusa dall'Italia una cittadina marocchina "per motivi di sicurezza dello Stato". Il provvedimento firmato dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, riguarda una 46enne residente nel comasco, moglie di un estremista egiziano che ha combattuto tra i ranghi del 7mo Battaglione Mujaheddin durante i conflitti in Bosnia degli anni 90 e arrestato oggi dalla Digos di Milano per partecipazione a organizzazione terroristica.

Il figlio della coppia era stato inserito nella "lista" dei foreign fighters dopo essere partito nell'estate del 2014 per raggiungere la Siria e dove risulta ancora attivo tra le file dell'organizzazione Hayiat Tahrir Al Sham.

Gli approfondimenti svolti nei confronti della donna hanno evidenziato la sua piena condivisione della scelta "jihadista" operata dal figlio, al quale ha fornito anche sostegno economico tramite l'invio di denaro.

La donna è stata rimpatriata oggi con accompagnamento nel proprio Paese con un volo decollato dalla Frontiera aerea di Milano.

Sempre oggi è stato espulso anche un 31enne cittadino egiziano, già ristretto presso la Casa Circondariale di Parma per cumulo di pene relativo a numerosi reati contro il patrimonio, segnalato dal Dipartimento Affari Penitenziari, per aver posto in essere, con comportamenti aggressivi e minacciosi, un'attività di proselitismo islamico in chiave radicale nei confronti di altri detenuti, distribuendo proclami jihadisti che inneggiavano alla "conquista di Roma" da parte dell'autoproclamato stato islamico ed alla sconfitta dei "nemici crociati". L'uomo aveva inoltre esternato l'idea di volter compiere "un'azione eclatante" una volta rimesso in libertà. Scarcerato oggi, èstato subito rimpatriato con accompagnamento nel proprio Paese, dalla frontiera di Milano Malpensa con volo diretto a Il Cairo.

Con queste di oggi, la quarta e la quinta del 2018, sono 242 le espulsioni con accompagnamento nel proprio Paese, eseguite dal primo gennaio 2015, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso. 

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