La Torteria "disobbediente" di Chivasso può riaprire: tolti i sigilli
La Cassazione ha annullato il sequestro del locale disposto dalla Procura di Ivrea dopo le numerose violazioni delle norme antiCovid e la manifestazioni di protesta contro le restrizioni imposte dal governo
Via i sigilli alla Torteria di Chivasso, nel torinese. Il locale era stato chiuso su richiesta della Procura di Ivrea dopo essere diventato un luogo "simbolo" delle proteste contro le disposizioni per evitare la diffusione del coronavirus. La titolare, Rosanna Spatari, era diventata famosa per aver continuato a tenere aperto il suo locale non rispettando gli ordini di chiusura e i divieti anti-assembramento e invitando a non indossare la mascherina nel pieno della pandemia.
Il dissequestro è avvenuto dopo la sentenza della Corte di Cassazione, alla quale Spatari si era rivolta per ottenere la riapertura del locale, e oggi sono arrivati i carabinieri per togliere i sigilli. La Torteria era stata chiusa definitivamente lo scorso 6 maggio. La Procura di Ivrea aveva disposto il sequestro preventivo e il cambio della serratura del locale da parte di un fabbro, dopo una serie appunto di manifestazioni "disobbedienti" e numerose violazioni delle norme antiCovid. Il sequestro disposto dalla Procura di Ivrea era stato confermato dal Riesame. L'avvocato di Spatari, Alessandro Fusillo, aveva poi presentato ricorso. Le motivazioni della sentenza della Cassazione non sono state ancora rese pubbliche.