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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Macerata

Traini trasferito nello stesso carcere del killer di Pamela

Il 28enne è stato trasferito a Montacuto, dove si trova anche Innocent Oseghale. Ai carabinieri avrebbe rivelato: “Ho sentito alla radio di Pamela e ho preso la pistola”

Luca Traini, il 28enne che ieri ha tentato di fare una strage di migranti a Macerata, questa mattina è stato trasferito in carcere. Il giovane è accusato di strage aggravata dalle finalità di razzismo e di altri reati, tra i quali porto d'armi abusivo. A rendere noto il trasferimento è stato il tenente colonnello Michele Roberti, comandante provinciale dei carabinieri nel corso di una intervista a Rai News 24. 

Sparatoria a Macerata (FOTO ANSA)

Intorno all'una di notte Traini ha lasciato la caserma dei Carabinieri: testa alta e sguardo fiero, non ha rilasciato alcuna dichiarazione ai cronisti che lo stavano aspettando. Al momento il 28enne si trova nel carcere di Montacuto, lo stesso dove è rinchiuso Innocent Oseghale, il nigeriano 29enne accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro.

Chi è Luca Traini, detto “Borderline” e vicino alla Lega

Anche se non sembra esserci un collegamento diretto con  Pamela Mastropietro, il suo brutale omicidio potrebbe essere la causa della tentata strage di Macerata. Secondo quanto riporta l'Ansa,  Traini lo ha ribadito ai Carabinieri. "Ero in auto e stavo andando in palestra quando ho sentito per l'ennesima volta alla radio la storia di Pamela. Sono tornato indietro - avrebbe raccontato - ho aperto la cassaforte e ho preso la pistola".

La folle corsa 

Luca Traini è stato fermato a Piazza della Vittoria a Macerata, avvolto in una bandiera tricolore ha gridato “L’Italia agli italiani”. Lo hanno ammanettato mentre diceva “ho fatto quello che dovevo”. Poco prima dalla sua auto nera erano partiti gli spari che hanno terrorizzato la città. Almeno sei volte, tanti quanti sono i feriti, tutti di colore, colpi esplosi dall’auto in corsa in diversi luoghi della città, legati anche alla morte di Pamela Mastropietro.

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Spari nelle zone conosciute dello spaccio, a piazza Garibaldi,davanti al bar Kinger, vicino ai giardinetti dove si ritrovano molti nigeriani, in corso Cairoli, in via dei Velini, fino ad arrivare nella frazione di e Verdini a Pollenza, 500 metri dal luogo dove due giorni fa sono stati trovati due trolley con i resti della 18enne Pamela Mastropietro.

Spari a Macerata: il momento dell'arresto

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Poi la fine della folle corsa a piazza della Vittoria, doe c’è il movimento ai caduti. Il 28enne è sceso dall’auto, dove ha lasciato una glock e un giubbotto mimetico, è corso su per le scale della piazzetta avvolto nella bandiera italiana. Qui le forze dell’ordine lo hanno bloccato.

Sparatoria a Macerata: la testimonianza di uno dei feriti

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