Trasferiti in una sede segreta i poliziotti che uccisero il terrorista di Berlino
Entrambi gli agenti, in servizio al commissariato di Sesto San Giovanni, sono stati trasferiti "per precauzione". Dopo la pubblicazione dei loro nomi scoppiarono le polemiche: "Hanno fatto di loro un obiettivo"
SESTO SAN GIOVANNI (MILANO) - Sono stati entrambi trasferiti dal commissariato di Sesto San Giovanni, assegnati in una nuova sede, che resterà segreta. Luca Scatà e Christiano Movio, i due agenti di polizia che lo scorso 23 dicembre, durante uno scontro a fuoco fuori dalla stazione ferroviaria, uccisero Anis Amri, il tunisino di 24 anni ritenuto responsabile dell’attentato ai mercatini di Natale di Berlino, non presteranno più servizio a Sesto San Giovanni.
DA MILANO TODAY - Il trasferimento è stato deciso dal Viminale a “scopo precauzione” e sarà operativo da subito. A fare i nomi dei due poliziotti, subito dopo che gli agenti avevano fermato Anis Amri, era stato proprio il capo della polizia, Franco Gabrielli, come - aveva detto - “segno di giusto riconoscimento”. Proprio in quello scontro a fuoco, Christian Movio era rimasto ferito alla spalla dopo essere stato colpito da un proiettile sparato dallo stesso Amri. Scatà, invece, era stato colui che materialmente aveva colpito a morte il terrorista che aveva seminato morte e terrore a Berlino, uccidendo dodici persone, tra cui la giovane milanese d'adozione Fabrizia Di Loreto.
LE POLEMICHE - Dopo la decisione di rendere noti i loro nomi e le loro storie, scoppiarono forti polemiche. In molti accusarono i vertici della polizia di aver fatto dei due agenti "futuri obiettivi per i terroristi". Ora, la decisione del trasferimento in quella che sembra una pezza per un evidente errore di valutazione della portata della diffusione di una simile notizia.
