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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Italia

Migranti, blitz contro trafficanti filo-jihadisti: indagato dipendente comunale di Bari

Le operazioni della polizia sono scattate a Bari, Catania e Palermo: in arresto alcuni cittadini somali vicini al gruppo terroristico somalo Al Shabaab. Sono indagati per immigrazione clandestina a scopo di lucro, uso di documentazione falsa, corruzione

La Polizia di Stato ha eseguito a Bari, Catania e Salerno un'ordinanza di custodia cautelare a carico di cittadini somali ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla permanenza illegale di clandestini nel territorio dello Stato ed al successivo ingresso in Paesi esteri, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina a scopo di lucro, uso di documentazione falsa, corruzione di incaricato di pubblico servizio e falso ideologico in atto pubblico.

L'operazione è stata ribattezzata "Hawala.net": le indagini - dirette dalla Dda della Procura di Bari e condotte dai poliziotti della Squadra mobile di Bari, con il coordinamento del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e della Digos di Bari - hanno accertato infatti come l'associazione fosse solita utilizzare i canali money trasfer illegali, secondo il sistema dell' "hawala informatica". 

Tale sistema, che prevede rimesse di denaro e compensazioni tra varie agenzie in Italia ed all'estero basate sulla fiducia negli intermediari e su schemi informali, veniva utilizzato dai trafficanti per incanalare le somme loro inviate dalle famiglie dei migranti somali quale prezzo per l'organizzazione dei viaggi di questi ultimi verso il nord Europa. 

Nel corso dell'inchiesta della Polizia di Stato, denominata Hawala.net, che ha portato alla scoperta di un network di trafficanti di migranti somali, sono emerse relazioni sul web, attraverso Facebook e altri social network, di alcuni componenti dell' organizzazione criminale con alcuni internauti attestati per posizioni filo jihadiste riconducibili al gruppo terroristico somalo "Al Shabaab".

Le indagini hanno documentato anche contatti telefonici diretti tra uno dei membri dell'organizzazione con un cittadino somalo, già sottoposto a fermo in Italia nel luglio 2016 per aver favorito l'ingresso sul territorio nazionale, via Malta, di due foreign fighters militanti dell'Isis/Daesh. 

Tra gli indagati figura anche un impiegato del Comune di Bari che si era lasciato corrompere per dichiarare falsamente inesistenti residenze di cittadini somali nel capoluogo pugliese. 

All'operazione ha contribuito anche la Polizia di Malta che, con la collaborazione di personale Interpol e della Questura di Bari, ha eseguito un mandato di arresto europeo nei confronti del principale trafficante di migranti somali di cui si e' servita l'associazione criminale. 

Su input della Dda della Procura di Bari, sono stati oscurati dal Servizio Polizia postale e delle comunicazioni i siti informatici, non abilitati in Italia, su cui gli indagati effettuavano i vari servizi di pagamento a beneficio sia dei membri dell'organizzazione sia dei migranti. 

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