rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Bari

Tribunale a rischio crollo, processi nelle tende a Bari: "Una vergogna"

Tre tensostrutture ospitano le udienze di rinvio dei processi penali del Tribunale non più agibile. Il sindaco Decaro: "La città di Bari prova un sentimento di vergogna"

Da oggi tre tensostrutture ospitano le udienze di rinvio dei processi penali ordinari di primo grado del Tribunale di via Nazariantz a Bari, struttura non più agibile per via del rischio crollo.

Gravi criticità strutturali

Indosseranno la toga gli avvocati della Camera penale e i Magistrati in servizio nella Procura di Bari che oggi, a partire dalle 13.30, manifesteranno in segno di protesta.

Molte udienze di rinvio dei processi ordinari saranno celebrate nelle tre tensostrutture allestite dalla Protezione civile nel cortile antistante l'immobile chiuso mentre quelle con detenuti continueranno a tenersi nelle altre sedi di Piazza De Nicola e Bitonto. Il palazzo di via Nazariantz è stato, infatti, dichiarato inagibile.

Manifestazione di protesta

La manifestazione di oggi, organizzata su iniziativa dell'Associazione nazionale magistrati di Bari, è stata condivisa dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bari e della Camera Penale di Bari e dalle rappresentanze del personale di cancelleria. Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bari e la Camera Penale di Bari hanno ribadito "la ferma opposizione a soluzioni estemporanee tese ad individuare siti sparsi sul territorio dell'Area Metropolitana distanti l'uno dall'altro che finirebbero per paralizzare del tutto l'attività giudiziaria".

Il corteo si concluderà in piazza De Nicola per accogliere le Autorità invitate all'incontro al quale interverrà il vice presidente del Consiglio della Magistratura Giovanni Legnini."Guardando le scene della tendopoli in via Nazariantz - ha spiegato il sindaco Antonio Decaro - la città di Bari prova un sentimento di vergogna. Prova vergogna nei confronti dei magistrati, degli avvocati, di tutti gli operatori e dei cittadini che attendono giustizia. E assurdo costruire edifici a pericolo crollo. Non bisognava arrivare a tanto".

"Ci sarà tempo per guardare e individuare le responsabilità. Ora lo Stato deve rialzare la testa. E' definitivamente finito il tempo dei dubbi, delle sottili interpretazioni e dei rinvii. Di fronte ad una situazione straordinaria - ha aggiunto - bisogna ricorrere a rimedi eccezionali. Occorre dichiarare lo stato di emergenza ed utilizzare le procedure della protezione civile anche attraverso la requisizione di un edificio adatto all'uso. Chi ha il potere - ha concluso - non attenda più. Le calamità non sono solo quelle naturali ma anche quelle della burocrazia. Siamo di fronte ad una calamità burocratica. Questo è un terremoto tecnico e amministrativo e sotto le macerie rischia di morire lo Stato".

La notizia su BariToday

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tribunale a rischio crollo, processi nelle tende a Bari: "Una vergogna"

Today è in caricamento