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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Milano

Trovato Don Ruggero Conti, l'ex parroco pedofilo evaso in taxi

L'ex parroco, che deve scontare 14 anni e due mesi di reclusione per abusi sessuali su sette ragazzini, ieri era scappato da Roma a bordo di un taxi. I carabinieri lo hanno trovato a Milano

E' stato ritrovato Don Ruggero Conti, l'ex parroco condannato per pedofilia che ieri era scappato a bordo di un taxi dalla struttura sanitaria dei Castelli Romani a Roma dove era ospite a seguito all'aggravarsi di alcuni problemi di salute. L'ex educatore dell’oratorio San Magno di Legnano e insegnante di educazione sessuale alle scuole Bonvesin de la Riva, era stato condannato in appello per pedofilia nel maggio del 2013 a scontare una pena di 14 anni e 2 mesi. L'ex prelato è stato accusato di aver abusato di sette ragazzini che gli erano stati affidati sia nell'oratorio della chiesa che in alcuni campi estivi. Il fatto è stato riportato sulle colonne di RomaToday da Mauro Cifelli.

Evaso a bordo di un taxi

La fuga di Don Ruggero è avvenuta lo scorso 26 settembre, quando i responsabili della struttura sanitaria dove era ospite hanno allertato i carabinieri indicando loro la fuga dell'ex prelato, a quanto sembra a bordo di un taxi preso poco distante da dove era ricoverato. Condannato al regime degli arresti domiciliari, l'ex parroco della chiesa di Selva Candida stava espiando la propria pena nella sua abitazione nel viterbese, dalla quale aveva ottenuto il permesso, per motivi di salute, a trasferirsi temporaneamente nella struttura sanitaria dei Castelli Romani. 

Ottenuto il permesso dai giudici del capoluogo della Tuscia, il 63enne ha fatto perdere le proprie tracce prima che i carabinieri gli potessero notificare la revoca del provvedimento cautelare dei domiciliari, con il successivo trasferimento in una casa circondariale.

Ritrovato a Milano

I carabinieri della Compagnia di Velletri, allertarti dai responsabili della clinica di Genzano, si sono subito messi al lavoro, analizzando le celle di telefonia mobile a cui il cellulare dell’ex parroco si agganciava, per ricostruire i movimenti dell’uomo. L’attività d’indagine nelle scorse ore ha consentito di accertare che il fuggitivo aveva usufruito di un taxi per farsi trasportare a Roma, pagando la corsa con una carta di credito. Le incessanti attività di ricerca hanno consentito di rintracciare il 63enne presso una struttura sanitaria di Milano, ove i Carabinieri della Compagnia di Milano Porta Monforte, avuto l’input dai colleghi di Velletri, hanno provveduto a rintracciarlo. La circostanza che si trovasse a Milano era stata altresí confermata dal suo difensore che si era messo in contatto con i carabinieri. All’uomo è stato notificato un ordine di esecuzione di espiazione di pena detentiva a seguito di revoca della detenzione domiciliare, emesso in data 26 settembre 2017 dall’ufficio esecuzioni penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma, dovendo ancora espiare la pena residua della reclusione in carcere pari ad anni 11, mesi 10 e giorni 19. Ora si trova piantonato presso la struttura sanitaria milanese.

Don Ruggero Conti condannato per pedofilia 

Ruggero Conti fu condannato in primo grado a 15 anni e 4 mesi di reclusione nel 2011.  La Terza Corte d'Appello di Roma diminuì la pena del prelato nel 2013, per la prescrizione di tre episodi di abusi avvenuti fino al 2000 e per questo prescritti nel novembre dello scorso anno. Gli episodi contestati a don Ruggero Conti sarebbero avvenuti dal 1998 al 2008.

La VI sezione del tribunale di Roma motivò la condanna con l'esistenza di una "immediata, diretta, coerente, sincera e partecipata narrazione compiuta in dibattimento dalle vittime". Per i giudici, invece, la tesi del 'complotto' sostenuta dalla difesa era "rimasta indimostrata". 

La vicenda giudiziaria prese il via il 29 giugno del 2008 quando don Ruggero fu arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci. Secondo una denuncia, il sacerdote avrebbe attratto le sue 'vittime' con regali che le loro famiglie non potevano permettersi. 

Gli furono attribuite sette violenze, accuse dalle quali si difese in Tribunale alla presenza di due diversi gruppi parrocchiani della chiesa di Selva Candida. Di questo uno era formato dagli estimatori del religioso, che addirittura indossavano magliette con slogan inneggianti a don Ruggero, e uno di detrattori, pienamente convinti che le accuse mosse al sacerdote fossero state pienamente dimostrate. Lo scorso martedì il 63enne è tornato nuovamente alla ribalta delle cronache con una evasione. L'uomo è ora attivamente ricercato dalle forze dell'ordine.

La notizia su MilanoToday

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