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Martedì, 23 Aprile 2024
CRONACA

False invalidità per amici e parenti: scoperta maxi truffa all'Inps

La truffa per un totale di 1,6 milioni di euro è stata organizzata da un dipendente che in cambio chiedeva il 50%: 37 indagati

ROMA - I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno scoperto una truffa ai danni dell'Inps organizzata da un dipendente della filiale Inps di Roma-Casilino che dal 2006 predisponeva false posizioni previdenziali per amici e parenti (in tutto 36) e successivamente veniva da questi "ricompensato" attraverso la restituzione di almeno il 50% delle somme indebitamente incassate.

Una frode che ha generato l'indebita erogazione di prestazioni di invalidità civile per oltre 1,6 milioni di euro.

La Finanza ha così eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente su conti correnti e possedimenti patrimoniali nei confronti di 37 persone (incluso il dipendente infedele) indagati, a vario titolo, per truffa aggravata, falso ed accesso abusivo a sistema informatico. Le indagini, condotte dal nucleo di polizia tributaria di Roma, sono state innescate da una denuncia dell'Inps.

Il sistema di frode prevedeva l'utilizzo abusivo della procedura informatizzata chiamata "pagamenti vari", normalmente adottata dalle filiali dell'ente previdenziale in maniera residuale, per fronteggiare quelle tipologie di pagamenti per le quali, in assenza di un software gestionale ad hoc, viene consentita la liquidazione di arretrati di ogni genere, pagamenti non riscossi, conguagli e ratei.

Il dipendente infedele risulta aver emesso ben 290 indebiti mandati di pagamento che hanno generato erogazioni non spettanti, tramite bonifici, in favore di 36 soggetti non titolari di posizione di invalidità civile o, comunque, non legittimati a riceverli, utilizzando false causali di pagamento che ne giustificavano l'erogazione. Alla percezione dell'indebito seguiva la spartizione dell'illecito profitto con i concorrenti nella frode. Tra i denunciati alla Procura di Roma, che ha coordinato le indagini, familiari e "baby pensionati" che all'epoca dei fatti avevano un'età compresa tra i venti ed i trenta anni.

Tra i beni sequestrati, su disposizione del Tribunale, oltre alle disponibilità bancarie ci sono una decina tra terreni e appartamenti, per un ammontare complessivo di 1.625.000 euro, valore corrispondente a quanto illecitamente sottratto nel tempo dalle casse dell'Inps. (da RomaToday)

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