rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Le accuse / Roma

La truffa sulle mascherine nel periodo di emergenza covid

Secondo le indagini, sei società che fanno capo a un imprenditore (ora indagato) avrebbero stipulato contratti per la vendita dei dispositivi di protezione senza mai fornire la merce e facendosi pagare gli anticipi

Truffa, riciclaggio e autoriciclaggio. Sono i reati contestati dalla procura di Velletri nei confronti di un imprenditore di origini calabresi. I carabinieri della compagnia di Velletri (Roma), con il supporto dei colleghi di Castrovillari (Cosenza), oggi hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo ai fini di confisca di beni, emesso dal gip di Velletri, per una somma complessiva di 972.500 euro. L'indagine dei carabinieri di Ariccia è stata avviata dopo una querela per truffa presentata dal titolare di una società operante nel settore della vendita di materiale medico chirurgico e ha permesso di accertare che sei società facenti capo all'indagato avrebbero stipulato - secondo le accuse - contratti per la vendita di mascherine chirurgiche (nel periodo di massima emergenza pandemica da Covid-19), senza mai fornire realmente la merce, facendosi pagare però anticipi di denaro (poi oggetto di numerose movimentazioni bancarie).

Una truffa che si aggira intorno al milione di euro.  In particolare i carabinieri hanno posto sotto sequestro diversi rapporti bancari tra conti correnti e titoli, undici veicoli, cinque abitazioni nel comune di Altomonte (Cosenza), un'attività industriale, un locale commerciale e quattro ulteriori fabbricati (laboratori, rimesse magazzini), oltre a nove terreni.

I beni saranno valutati dall'autorità giudiziaria, per procedere successivamente alla confisca per un valore complessivo ad un milione di euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La truffa sulle mascherine nel periodo di emergenza covid

Today è in caricamento