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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Lecce

Lite per il parcheggio finisce nel sangue: spara e uccide tre vicini di casa

E' successo a Cursi, in provincia di Lecce. Ad aprire il fuoco il 57enne Roberto Pappadà. Le vittime sono padre, figlio e zia, ferite altre due persone

Una banale lite tra vicini per questioni di parcheggio si è trasformata in una strage a Cursi, in provincia di Lecce. I primi a cadere sotto i colpi di arma da fuoco sono stati Franco e Andrea Marti, padre e figlio,  rispettivamente di 63 e 36 anni. Sono rimaste ferite la moglie e madre dei primi due, Fernanda Quarta, 60 anni, e la sorella di quest'ultima, Maria Assunta, di 55. La prima è ricoverata al "Panico" di Tricase. La prognosi è di quindici giorni. La seconda, invece, è morta in ospedale, a Lecce, poco dopo il trasporto. 

E'  stato fermato quasi nell’immediatezza lo sparatore, Roberto Pappadà, 57enne. I carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Maglie l’hanno bloccato quando era ancora nelle vicinanze. Aveva una pistola 357 magnum, detenuta illegalmente. 

Dalla lite agli spari

La folle notte nel paese dell’hinterland di Maglie ha avuto inizio attorno alle 23,10 quando tutti i protagonisti di quest’assurda vicenda, rietrando a casa, si sono ritrovati in mezzo alla strada del paese, poco più di 4mila abitanti, noto soprattutto per le cave da cui si estrae la pietra leccese, davanti a Pappadà,  che impugnava una pistola. E che ha iniziato fare fuoco all’impazzata.

Andrea Marti, che lavorava per una ditta di termoidraulica, e il genitore, ex lavorante proprio nelle cave, pensionato, non hanno avuto scampo. A morire sarebbe stato per primo proprio Andrea. Il padre, Franco, ha così fatto subito dopo la stessa, tragica, fine; la madre, Fernanda, è invece rimasta ferita. Anche la sorella di quest'ultima, Maria Assunta, è stata colpita. Ed è morta dopo il ricovero per le gravi ferite. Il marito di Maria Assunta, invece, si sarebbe riparato dietro un'auto. 

L'arrivo delle forze dell'ordine

I colpi d’arma da fuoco hanno attirato i residenti, che si sono affacciati in strada, scoprendo l'immagine tragedia. Tante, a quel punto, le chiamate ai numeri d’emergenza. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Norm di Maglie e gli operatori del 118. A Cursi si sono recati anche gli agenti di polizia del commissariato di Otranto. 

La Sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri da Lecce ha proceduto ai sopralluoghi sulla strada. C'è stata necessità di chiamare i vigili del fuoco del distaccamento di Maglie per illuminare la scena con i riflettori. Le ragioni dell'omicidio sono da ricondurre a futili motivi di vicinato, mai sfociati in denunce o segnalazioni. Pappadà, che abitava con la sorella disabile, non ha opposto resistenza.

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