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Sabato, 20 Aprile 2024
LAVORO

"Donne discriminate nelle cooperative": il caso arriva in Parlamento

Conferenza stampa e incontro presso la sede nazionale di Lega Coop, con sindacati di base, lavoratrici e deputati del Movimento 5 stelle. La ragione? Lavoro e discriminazioni

Dopo le proteste dei lavoratori della logistica i sindacati di base tornano a puntare il dito contro Legacoop. Questa volta ci sono di mezzo le lavoratrici e le loro storie. Usb Lavoro Privato ha organizzato sotto la sede dell'Associazione Nazionale della Cooperative di Consumo una conferenza stampa per denunciare le vertenze di Lucia, Margherita, Catia, Antonella, Agnese: "tutte lavoratrici che hanno subìto un trattamento ingiusto e discriminatorio, che stride fortemente con i principi ispiratori della stessa cooperazione" scrivono dal sindacato di base. 

La vertenza di Lucia e Margherita è in corso da tempo: rimaste senza lavoro e senza stipendio, dopo che la Magistratura avellinese si era espressa a favore del loro reintegro, Unicoop Tirreno non ottempera alle tre sentenze emesse.  "Sono laureata in pedagogia e questo è sempre stato un problema: un buon livello di scolarizzazione non viene né valorizzato né tanto meno voluto" spiega Lucia. "Porterò in Parlamento questa vicenda, una questione di attenzione alla dignità del lavoro che non può essere ignorata" ha detto la deputata di Sel Ilena Piazzoni, che ha depositato alla Camera una interrogazione, assieme al collega Giancarlo Giordano, sulla storia di Lucia ma anche su quella di Margherita, entrambe lavoratrici della Coop di Solofra. 

Poi c'è Catia, lavoratrice che nel maggio scorso si incatena due volte davanti agli stessi cancelli dove viene convocata la conferenza stampa, vestita con i 27 contratti da dipendente che la Coop le aveva fatto nell'arco di 12 anniAntonella e Agnese hanno perso il lavoro ma hanno deciso di portare avanti la protesta: "Quante volte ci hanno chiesto se avevamo figli, o se avevamo intenzione di farli. Il lavoro non solo qui è difficile da mantenere e quindi non vediamo i principi di cooperazione applicati. Spesso anche essere donna è un problema di base per lavorare. Ma noi non ci arrendiamo" ci dicono.

Intanto USB ha ottenuto un tavolo di confronto con la cooperativa per la vertenza di Lucia e di Margherita, che si è tenuto proprio subito dopo la conferenza stampa. Presenti una delegazione Usb con le lavoratrici coinvolte, il presidente dell’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumo, Enrico Migliavacca, e alcuni rappresentanti di Legacoop Campania e Lazio. Presenti anche Silvia Chimenti e Gessica Rostellato, deputate del Movimento 5 stelle.

Risultato? Le lavoratrici sono state reintegrate e Unicoop ottempererà le sentenze emesse. Ma c'è ancora del 'lavoro' da fare: "Rimane invece aperta la questione di Catia Bottoni, 'recordwoman della precarietà a marchio Coop, (27 contratti collezionati in 12 anni) e di tante altre lavoratrici costrette nella stessa condizione" concludono dal Usb, che per Lucia aveva dato vita a una campagna "Anche io sostengo Lucia Di Maio", il cui ricavato è stato consegnato nelle mani della lavoratrice poco prima del tavolo di trattativa. 

Le loro vertenze hanno attirato l'attenzione anche in Parlamento: le deputate della commissione lavoro del Movimento 5 Stelle, Silvia Chimenti e Gessica Rostellato hanno deciso di presentare sia un progetto di legge che una mozione che riguarda proprio le vertenze e le condizioni di lavoro nelle società cooperative.

"Basterebbe applicare le leggi in realtà: con la 142 del 2001 e con l'articolo 36 della Costituzione l'impianto normativo per evitare queste condizioni di sfruttamento e precarietà ci sono. Il problema è che sono facilmente eludibili. Per questo con la nostra proposta di legge vogliamo che ci sia un sistema di sanzioni che vengano applicate nel momento in cui le cooperative non rispettino gli accordi nazionali. Vorremo anche che ci fossero più controlli dell'ispettorato del lavoro in modo che si possano applicare sanzioni amministrative, diffide accertative e annullare i contratti automaticamente quando non tengono in conto gli accordi nazionali" spiega Silvia Chimenti, prima firmataria della proposta di legge.

La mozione che verrà presentata alla Camera dalla deputata stellata Gessica Rostellato chiederà al Governo un impegno concreto per le vertenze dei lavoratori del comparto delle cooperative con proposte che verranno votate dai singoli deputati. 

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