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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Lombardia, sì all’obbligo di vaccinazione: bimbi iscritti agli asili soltanto se vaccinati

La regione ha approvato la mozione di "Lombardia Popolare". Ecco cosa cambia

I bambini che frequenteranno gli asili della Lombardia dovranno essere obbligatoriamente vaccinati. I genitori dei piccoli alunni dovranno presentare al momento dell’iscrizione anche i certificati delle vaccinazioni contro tetano, difterite, epatite B e poliomelite.  

Il consiglio regionale lombardo lo ha deciso approvando una mozione di "Lombardia Popolare" con trentaquattro sì (Pd, Forza Italia, Lombardia Popolare, Patto Civico, Fratelli d’Italia), nove no (Movimento 5 stelle e Sel), sette astenuti (una parte della lista Maroni) e nove non partecipanti al voto, tutti della Lega. Quindi, dopo l’ok del consiglio, la giunta dovrà introdurre - si legge nella mozione - “come requisito d'accesso ai servizi sociali per la prima infanzia, pubblici e privati, l'avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente”. Il sì del consiglio, però, non è stato affatto unanime e il via libera è arrivato soltanto alla fine di una discussione tesa e lunga

“Credo che in questo momento l’obbligo vaccinale per l’iscrizione ai nidi possa rappresentare più un elemento di discriminazione dei bambini che un incentivo a vaccinarli - il commento della consigliera di Sel, che ha detto no, Chiara Cremonesi -. Siccome stiamo parlando di un presidio medico fondamentale, occorre piuttosto intervenire con sforzi maggiori di tipo informativo e con un ruolo più incisivo dei medici, per contrastare le false notizie e le tesi antiscientifiche ricreando quel clima di fiducia che oggi purtroppo risulta spesso compromesso”. Molto simile il parere della Lega Nord. “Non siamo contro le vaccinazioni - la spiegazione della consigliere del Carroccio, Silvana Saita -, ma siamo del parere che su questo tema si sarebbe dovuto intervenire con una legge regionale e non con una semplice mozione”. 

Parla di “coercizione” il Movimento 5 stelle. "Non siamo stati, non siamo e non saremo mai contrari alle vaccinazioni obbligatorie né abbiamo mai contestato la loro utilità. Siamo contrari - il j’accuse del consigliere Dario Violi - alla coercizione dei cittadini. I genitori devono essere informati e convinti alla vaccinazione dei figli come scelta consapevole e non, come vorrebbe la Regione Lombardia, costretti a vaccinare i loro figli. Questa mozione non farà altro che aumentare la confusione su di un tema delicatissimo”.

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