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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

La fine dell'incubo di Valentina Pitzalis

Sfigurata per tutta la vita dall'ex marito che non si rassegnava alla separazione, si è ritrovata indagata per ben tre anni con l'accusa di omicidio volontario. Oggi il Gip l'ha liberata dalle accuse

Oggi è stata definitivamente archiviata l'indagine per omicidio volontario e incendio doloso nei confronti di Valentina Pitzalis, che era rimasta sfigurata dopo l'incendio nella sua abitazione in cui è morto l'ex marito Manuel Piredda. La procura di Cagliari aveva indagato dopo un esposto della famiglia di Piredda sul rogo avvenuto a Bacu Abis, nel Sulcis.

La fine dell'incubo di Valentina Pitzalis

Dopo tre anni di indagine e dopo un lunghissimo incidente probatorio, il procuratore aggiunto Gilberto Ganassi aveva chiesto l'archiviazione per Valentina Pitzalis convinto, come prima di lui il predecessore Paolo de Angelis, che la donna sia scampata ad un tentativo di aggressione col fuoco da parte dell'ex marito, poi deceduto a seguito dell'incendio. Oggi è arrivata la decisione della giudice per le indagini preliminari di Cagliari, Maria Gabriella Muscas. Lei ha annunciato su Instagram l'archiviazione:

La storia di Valentina Pitzalis 

La sua storia comincia in provincia di Carbonia, quando il suo ex marito la convince a recarsi presso il suo appartamento con la scusa di consegnarle alcuni documenti. Quando lei entra in casa Piredda le getta addosso la benzina e le dà fuoco. Manuel prende fuoco a sua volta mentre Valentina dopo essere rimasta nel rogo per venti minuti viene soccorsa e salvata dai pompieri, ma rimane sfigurata per tutta la vita. 

valentina pitzalis 1-3 Dopo tutto questo una storia che sembrava potesse avere una fine se non lieta comunque accettabile, invece prosegue. Roberta Mamusa, madre di Piredda, accusa la donna di aver ucciso il suo ex marito. Nel 2016 i suoi legali presentano una prima denuncia nei confronti di Valentina che però viene archiviati. La donna apre anche una serie di pagine facebook dalle quali accusa Valentina di aver mentito e di aver orchestrato un piano per uccidere l'ex marito. 

Si arriva alla presentazione di una seconda denuncia. Pitzalis viene indagata per omicidio volontario e viene riesumato il corpo di Piredda alla ricerca di ferite da armi da fuoco, come diceva una perizia allegata. Non se ne trovano. La donna viene intercettata per mesi e non si trova nessuna traccia del piano diabolico. Intanto a settembre Mamusa viene condannata per diffamazione nei confronti di Valentina. Una multa di 800 euro e un risarcimento da quantificare, ma con subito una provvisionale di cinquemila euro. Poi la procura chiede l'archiviazione. E oggi il Gip la libera dall'incubo. Un incubo durato tre anni che ha trasformato una vittima in un carnefice. 

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