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Martedì, 23 Aprile 2024
Malasanità / Roma

Valeria Fioravanti cacciata da tre ospedali e morta di meningite, il papà: "Vogliamo giustizia"

La giovane mamma di 27 anni è stata puntualmente dimessa con varie diagnosi. Solo alla quarta visita è stata diagnosticata la malattia, ma era troppo tardi. La procura ha aperto un'inchiesta. I familiari: "Non si  possono permettere di fare errori così gravi"

"Giustizia per Valeria". Sono le parole di Stefano Fioravanti, il papà della ragazza di 27 anni morta di meningite dopo essere stata visitata e dimessa da tre ospedali romani. La malattia non è stata diagnosticata in tempo e Valeria, impiegata di Aeroporti di Roma e mamma di una bambina di 13 mesi, è morta. 

"Non ci sono parole per il dolore che ci sta massacrando - scrive il padre in un post su Facebook -. Non è possibile perdere una figlia in questo modo. Lo scopo della mia vita è quello di fare giustizia!!! Finte persone con camice bianco, non si  possono permettere di fare errori così gravi. Vorrei continuare a dire tantissime altre cose. Ora è il momento che la magistratura trovi la responsabilità di chi ha sbagliato. Queste persone devono essere fermate".

La Regione Lazio, saputa la notizia, contattata da RomaToday ha fatto sapere di aver "avviato un audit interno per accertare i fatti". La procura di Roma ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo per colpa medica, contro ignoti.

Il post di Stefano Fioravanti

Come ricostruisce RomaToday, il calvario di Valeria Fioravanti è iniziato a Natale. Il 25 dicembre è stata operata al Campus Biomedico per un ascesso. Due giorni dopo le dimissioni, la ragazza sarebbe andata al pronto soccorso del policlinico Casilino accusando un forte mal di testa, dolori alla schiena e al collo. Le sarebbe stata diagnosticata una forte cefalea e sarebbe stata dimessa con la prescrizione di antinfiammatori. Il dolore però sarebbe poi peggiorato. Altra visita al Casilino e altra diagnosi. Quindi la corsa al San Giovanni. Qui la risposta è stata "protrusione alla colonna vertebrale" e la cura un collare per una settimana. Valeria, secondo il racconto dei familiari, sarebbe però peggiorata. Al quarto tentativo di ricovero i medici avrebbero capito che si trattava di una meningite batterica. 

Valeria Fioravanti, a quel punto, è stata sottoposta a un esame del midollo che ha confermato il sospetto: meningite. Il reparto di terapia intensiva però, secondo il racconto dei familiari di Valeria, era al completo e sono passate altre quattro ore prima di trovare un posto al Gemelli. Il trasferimento nell'ennesimo ospedale capitolino è stato l'ultimo passaggio. Valeria è arrivata in coma e nonostante un'operazione il 10 gennaio è stata dichiarata la morte.

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