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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Roma

"Lei esagera", cacciata da tre ospedali muore di meningite a 27 anni: aperta un'inchiesta

Valeria Fioravanti, mamma di una bimba di 13 mesi, si era operata per rimuovere un ascesso. La denuncia della famiglia: "Dopo l'intervento, la ferita si è infettata ma nessuno l'ha curata"

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo per colpa medica, contro ignoti, in relazione alla morte di Valeria Fioravanti, 27 anni, deceduta per una meningite batterica. Un calvario iniziato il giorno di Natale per la giovane impiegata di Aeroporti di Roma e mamma di una bambina di 13 mesi., Nonostante sette visite in quattro ospedali diversi nessuno è stato in grado di individuare la meningite batterica che l'ha uccisa. Secondo la denuncia della famiglia la giovane mamma si era operata per rimuovere un ascesso ma dopo l'intervento la ferita si era infettata e "nessuno l'ha curata".

Secondo quanto ricostruito tutto è iniziato il 25 dicembre quando la donna è stata operata al Campus Biomedico di Roma per un ascesso. 48 ore dopo le dimissioni la 27enne si sarebbe recata al pronto soccorso del Policlinico Casilino accusando un forte mal di testa, dolori alla schiena e al collo. Le viene diagnosticata una forte cefalea e Valeria viene dimessa con la prescrizione di antinfiammatori. Il dolore peggiora. Altra visita al Casilino, altra diagnosi errata. La donna cambia ospedale, sempre a Roma al San Giovanni dove la risposta è protrusione alla colonna vertebrale e la cura un collare per una settimana. Valeria continua a peggiorare. È il 5 gennaio quando torna all'ospedale San Giovanni dove i medici - dopo un esame del midollo - capiscono che si tratta di una meningite batterica. Ma il virus è in stato avanzato.

"Aveva bisogno di una terapia intensiva e soltanto dopo 4 ore si sarebbe liberato un posto al Gemelli" ricostruisce il quotidiano romano La Repubblica da racconto dei familiari. Ma il trasferimento all'ennesimo ospedale capitolino si rivela l'ultima tappa di una odissea purtroppo fatale. La donna entra in ospedale già in coma e nonostante un'operazione, ieri - 10 gennaio - ne è stata dichiarata la morte.

"L'hanno cacciata dagli ospedali, secondo loro stava esagerando" denunciano oggi i genitori della 27enne. Ora spetta alla magistratura compiere tutti gli accertamenti per capire cosa sia realmente accaduto e se quell'operazione eseguita nel giorno di Natale possa essere stata la causa dell'infezione. L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato assicura intanto che la Regione attiverà un audit per verificare l'applicazione dei protocolli clinici e le procedure assistenziali messe in atto in tutte le strutture coinvolte

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