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Giovedì, 28 Marzo 2024
Terrorismo

"Valeria Solesin è morta nell'attacco al Bataclan"

Della 28enne borsista alla Sorbona di Parigi non si avevano notizie dal momento degli attentati. Domenica la conferma dal padre del fidanzato

Con il passare del tempo le speranze si assottigliavano sempre più di ritrovare Valeria Solesin viva. Fino a ridursi al lumicino.

Domenica mattina, poi, Corrado Magagnani, il padre del fidanzato della ragazza dispersa dal momento degli attacchi terroristici di Parigi, ha confermato: "E' morta".

I timori di un tragico epilogo di una vicenda che aveva mobilitato l'Italia intera già erano diventati concreti poco prima della mezzanotte di sabato, quando la famiglia Solesin, di Cannaregio, ha ricevuto dalla Farnesina una drammatica telefonata, in cui si sottolineava come la borsista 28enne della Sorbona, a Parigi da quattro anni, sarebbe potuta figurare tra le vittime del sanguinoso attentato al Bataclan di venerdì sera.

Manca ancora l'ufficialità da parte del Consolato francese e del ministero degli Esteri, ma purtroppo ormai le conferme arrivano da più parti.

Sono state ore di grande apprensione in laguna per le sorti della 28enne, borsista di sociologia al Centre de Recherches de l'Institut de Démographie dell'Università di Paris 1 ed ex studentessa del liceo Benedetti a Venezia. Venerdì Valeria si trovava assieme al fidanzato Andrea Ravagnani all'interno del teatro Bataclan, diventato uno dei simboli dell'offensiva terroristica a Parigi.

Entrambi abitano nella capitale transalpina da tempo, ed entrambi avevano deciso di assistere al concerto degli Eagles of Death Metal assieme alla sorella di lui e al rispettivo compagno. Erano in quattro, all'ingresso, quando sono iniziati gli spari. E' stato il terrore: Andrea viene ferito di striscio da un proiettile degli incursori e i tre dei componenti del gruppetto, poi liberati dalle teste di cuoio, perdono di vista la 28enne. Nella concitazione del momento l'amica avrebbe preso anche la borsa della studentessa, con all'interno il cellulare e i documenti. Da quel momento si perdono le tracce di Valeria Solesin, impossibilitata a contattare amici o parenti. (Da VeneziaToday)

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