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Martedì, 23 Aprile 2024
CRONACA

Vallanzasca "si pente": soldi alle famiglie delle sue vittime

Il protagonista della 'mala' milanese ha spiegato che da alcuni mesi sta mettendo da parte dei soldi in un fondo per risarcire i familiari delle vittime

MILANO - E' stato il protagonista della 'mala' milanese. E' stato condannato a quattro ergastoli e a 296 anni di carcere. Ma ora Renato Vallanzasca mostra segni di pentimento. E ha creato un fondo dove far confluire i suoi risparmi per risarcire i familiari delle persone che ha ucciso nel corso della sua lunga carriera criminale.

Lo ha annunciato lo stesso ex boss davanti ai giudici del Tribunale di sorveglianza di Milano che dovranno decidere se revocare o meno il regime di semilibertà dopo la rapina del 13 giugno scorso a Milano.

Quel giorno il "bel Renè" è stato arrestato con l'accusa di rapina impropria dopo aver rubato in un supermercato di Viale Umbria un paio di mutande e altri oggetti di scarso valore. Una rapina che ha fatto scattare immediatamente la sospensione del regime di semilibertà concessa nel 2013 all'ex boss della banda della Comasina. Ora, la sorte del "bel Renè" è legata alla decisione del Tribunale di sorveglianza: il verdetto è atteso entro i primi giorni della prossima settimana.

Durante l'udienza di ieri, Vallanzasca si è definito molto stanco e ha chiesto ai giudici di poter riprendere il suo percorso di lavoro all'interno della comunità "Il Gabbiano". Ma soprattutto ha manifestato la propria intenzione di voler risarcire le famiglie delle vittime dei suoi numerosi omicidi. Circostanza, questa, confermata dal suo difensore, l'avvocato Debora Piazza: Vallanzasca, ha spiegato il legale, ha istituito un fondo per le vittime e in cui ogni mese confluiscono i suoi soldi. (da MilanoToday)

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