Isis, pronto il colpo finale: "Il Vaticano è il prossimo obiettivo"
I servizi segreti israeliani e statunitensi avrebbero informato gli 007 italiani che il Vaticano è il prossimo bersaglio negli obiettivi dei jihadisti. E le minacce virtuali dei giorni scorsi ora fanno paura
ROMA - Il colpo di teatro finale. Il punto esclamativo a chiudere un escalation di morte e terrore. La "certificazione", tragica, dell'inizio di una "guerra santa". L'Isis, l'autoproclamato stato islamico di Iraq e Levante, è pronto al "grande colpo". I servizi segreti americani, infatti, avrebbero avvertito il Vaticano che la Santa Sede è il prossimo bersaglio negli obiettivi dei combattenti per la jihad: gli stessi che hanno messo in ginocchio Parigi con gli attacchi alla redazione del giornale Charlie Hebdo e a un supermercato kosher nel cuore della capitale francese.
A riferirlo - domenica, nel giorno della grande marcia a Parigi contro il terrorismo - il telegiornale della tv di Stato israeliana, Canale 1, che non ha fornito altri dettagli. La notizia "esclusiva" - ma senza ulteriori specifiche - che ha aperto il tg è dell'esperto di questioni mediorientali di Canale 1, Oded Granot. Successivamente è stata ripresa in un tweet da Ayala Hasson, che è la direttrice dello stesso notiziario.
Il livello di allerta, ancora di più dopo le stragi di Parigi, è alto. Ma gli 007 italiani rassicurano tutti, spiegando che al momento non c'è nessun allarme reale. Il Vaticano è un "possibile obiettivo" dell'Isis ma ad ora "non ci sono segnali concreti" che possano far pensare ad un attacco, hanno chiarito fonti dell'intelligence italiana, che nei giorni scorsi avrebbero ricevuto da Mossad e Cia, i servizi israeliani e statunitensi, delle informativi nelle quali si analizzano i possibili scenari, per nulla rassicuranti.
Perché se è vero, come è vero, che gli 007 italiani minimizzano il rischio, è altrettanto vero che il Vaticano, e Roma, sono da tempo nel mirino del califfo e dei suoi uomini. Ad ottobre scorso, con un fotomontaggio, l'Isis aveva fatto sventolare una bandiera nera su San Pieto, rivendicando che la "crociata è fallita". Solo pochi giorni fa, invece, in un altro video, i jihadisti avevano giurato che si sarebbero ripresi Roma: "Conquisteremo la città, distruggeremo le vostre croci e - urlavano nel filmato - faremo schiave le vostre donne".
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