rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Venezia

Scoperti i "furbetti" del b&b, a Venezia manifesti in strada contro gli affittacamere

Grazie alla collaborazione tra guardia di finanza e polizia locale sono stati individuati centinaia di alloggi abusivi pubblicizzati sul web. Intanto tra le calli spuntano lettere aperte ai turisti: "Godetevi la vacanza, state soggiornando in casa nostra"

Venezia, la luna e... i turisti. Da anni si ripetono gli appelli e gli allarmi per la salvaguardia del gioiello della laguna, invasa ogni giorno da orde di turisti mordi e fuggi. Ormai tra le sue calli si aggirano per lo più "foresti" con un bastone per selfie in una mano e un panino da supermercato nell'altra, e i veri veneziani sono sempre più una specie in via di estinzione. Gli ultimi anni hanno visto aumentare il numero di turisti ospitati in strutture extralberghiere, tra alloggi privati e bed&breakfast.

Ma i veneziani ora alzano la testa. Mentre guardia di finanza e polizia locale portavano a termine una maxi operazione - la prima nel suo genere - che ha portato alla scoperta di centinaia di "furbetti dei b&b" pubblicizzati sul web, ignoti hanno tappezzato le zone più centrali di Venezia con manifesti critici nei confronti del fenomeno e rivolti proprio ai turisti. Una sorta di lettera aperta ai visitatori, come racconta Il Gazzettino, nella quale viene raccontata la vergogna di una città gioiello, unica del suo genere e che tutto il mondo ci invidia, "preda di speculazioni immobiliari senza cuore".

1739588_bb-2

(Il manifesto apparso in centro a Venezia, pubblicato dal Gazzettino)

Una rivolta contro la gentifricazione "a la veneziana" e contro chi, con i suoi alloggi privati concessi ai turisti, sottrae unità immobiliari, allontana i residenti e impedisce loro di rimanere nei propri quartieri, svuotando progressivamente la città dai suoi abitanti. "Caro turista, goditi la vacanza, ma sappi che stai soggiornando in quelle che sono state le nostre case", è la sintesi del Gazzettino, che riporta la traduzione dei manifesti, in lingua inglese. 

Tra un "autentico sottotetto veneziano" e una "meravigliosa camera con bagno turco", passando per un "palazzo gotico superba vista canale", tra varie "top location Piazza San Marco", "appartamento con vista sulla laguna", fino a uno "stupefacente appartamento in ottima posizione sul Canal Grande", i furbetti riuscivano a catturare un numero incredibile di turisti: 10 milioni solo nel 2015, a prezzi concorrenziali (ma non troppo) che si aggiravano sui 108 euro a notte in media. Quegli annunci, molti dei quali in inglese, hanno attirato l'attenzione della guardia di finanza. 

Gli specialisti delle Fiamme Gialle hanno creato un software, denominato "Domus Network", che consente di leggere in maniera sistematica le diverse offerte di appartamenti in locazione turistica presenti nelle community gestite dalle piattaforme più diffuse al mondo. Così sono usciti fuori alla luce del sole centinaia di alloggi completamente sconosciuti al circuito ufficiale. Centinaia di annunci, pubblicizzati sui più noti social network del settore turistico, totalmente sconosciuti al Fisco e alla banca dati comunale sull'imposta di soggiorno. I dati così reperiti sono stati integrati dai finanzieri e dagli agenti della Polizia Miunicipale attraverso una capillare azione di osservazione e controllo, comprensiva dell'esecuzione di centinaia di sopralluoghi e dell'invio di questionari ai clienti degli immobili utilizzati per affitto turistico.

"Questa operazione - ha spiegato oggi il sindaco di Venezia Luigi Brunaro - serve soprattutto a far rispettare le regole a tutti, nella nostra città vogliamo una concorrenza effettiva".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scoperti i "furbetti" del b&b, a Venezia manifesti in strada contro gli affittacamere

Today è in caricamento