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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Napoli

Vesuvio in fiamme, l'appello a Mattarella: "Bisogna inviare l'esercito"

Notte insonne per i cittadini di Napoli e dintorni. La devastazione provocata dalle fiamme ricorda quella dell'eruzione del'44. L'ipotesi shock: animali vivi dati alle fiamme per far allargare i roghi

L'odore che si respira nei paesi vesuviani e nella stessa Napoli è acre, a causa degli incendi dolosi che stanno scolpendo per sempre fisicamente e nell'immaginario collettivo ciò che rappresenta per tutti noi il Vesuvio.

Gli effetti della devastazione provocata dalle fiamme sono paragonabili (per le aree interessate) solamente all'eruzione del '44 in piena seconda Guerra Mondiale, con le nubi di fumo che invadevano le case e attentavano alla vita dei residenti.

E' ormai appurato che gli incendi siano dolosi, come appurato dai carabinieri della Forestale, impiegati sul luogo, che hanno ritrovato ben otto inneschi in zone impervie e difficilmente raggiungibili, ma ciò che non è stato ancora considerato è l'utilizzo probabile di animali vivi cosparsi di benzina per allargare quanto più possibile l'incendio. Le bestioline infatti, impaurite, nel tentativo di fuggire potrebbero avere allargato a macchia d'olio i roghi.

''È triste che dei criminali debbano distruggere la terra nella quale viviamo ed è molto doloroso ricevere messaggi di gente sveglia tutta la notte perchè non riesce a prendere sonno'', è il commento di Marco Ricci, parroco della chiesa del Sacro Cuore di Gesù a San Vito ad Ercolano.

L'APPELLO - "Chiedo a Mattarella, come Capo delle Forze Armate, di fare intervenire l'Esercito con tutti i mezzi a disposizione e di dare un segno venendo sul Vesuvio'', è l'invocazione del sacerdote rivolta al Presidente della Repubblica.

BORRELLI: "UNA STRAGE DI ANIMALI" "Le fiamme nel Parco nazionale del Vesuvio e nei Camaldoli sono ormai spente, ma ora è il momento di fare il bilancio dei danni e, nel farlo, non si deve continuare a non tenere nella giusta considerazione il gravissimo danno arrecato alla popolazione animale presente nell'area distrutta dalle fiamme". A denunciarlo è il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale "le denunce di queste ore di ambientalisti come Francesco Servino non devono restare inascoltate e si deve fare uno studio per provare a quantificare gli animali che sono stati uccisi dalle fiamme dei giorni scorsi".

"In questo modo, nei progetti di rinascita di quella parte del parco attaccata dagli incendi si potrà tener conto anche della necessità di ripopolazione delle specie animali ormai scomparse in quelle aree", ha aggiunto il consigliere regionale, per il quale "anche la popolazione degli uccelli ha subito danni notevoli, perché se è vero che la maggior parte degli uccelli è riuscita a scappare, sono rimasti nelle fiamme tutti i nidi e quindi non avremo nuovi nati per mesi o anni in quelle zone".

"Contemporaneamente agli studi per quantificare i danni e pensare a come porre rimedio, bisogna individuare le responsabilità degli incendi che hanno distrutto un enorme patrimonio naturale e faunistico perché è chiaro che ci sono stati errori e inadempienze" ha concluso Borrelli, per il quale "non si può e non si deve permettere che questa brutta pagina per l'ambiente campano resti senza colpevoli che vanno individuati e puniti e non mi riferisco solo ai piromani, ai delinquenti che hanno appiccato il fuoco, ma anche a chi poteva e doveva fare qualcosa, nella fase della prevenzione e in quella dell'emergenza, e non l'ha fatto".

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