Clonava carte di credito e bancomat con l'aiuto di una microcamera. Un cittadino romeno di 36 anni, in Italia senza fissa dimora, è stato arrestato dai carabinieri di Roma con l'accusa di intercettazione illecita e installazione di apparecchiature atte ad intercettare le comunicazioni telematiche, accesso abusivo a sistemi telematici e detenzione di codici di accesso.

I carabinieri avevano notato un'anomalia su uno sportello ATM di via Sistina, nel pieno centro di Roma. Non si trattava però del solito "skimmer" posticcio messo sopra la fessura di inserimento delle carte, bensì di un congegno più sosfisficato, inserito all'interno della bocchetta in modo da renderlo invisibile agli ignari utenti. La microcamera, che serviva a carpire i codici PIN delle carte, era collocata lateralmente sul piano della tastiera, per eludere le precauzione degli utenti più accordi, ormai abituati a coprire con la mano il testierino numerico durante la digitazione dei codici. 

I militari hanno subito messo in atto un servizio di osservazione a distanza, fino a quando sono riusciti a bloccare il clonatore 26enne mentre stava recuperando l'attrezzatura elettronica pirata. Gli apparati elettronici sono stati sequestrati, mentre il 26enne è stato arrestato, sottoposto al rito direttissimo e condotto in carcere.

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