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Giovedì, 28 Marzo 2024
Le immagini / Napoli

Reagisce alla rapina dello scooter e gli sparano: il video shock

Le immagini della videosorveglianza diffuse dal deputato Francesco Emilio Borrelli. La vittima, un 32enne, viene ferito a sangue freddo dai malviventi, il cui colpo era ormai fallito

Nella tarda serata del 29 marzo scorso, a San Giovanni a Teduccio (quartiere dell'area orientale di Napoli), un uomo di 32 anni è stato ferito a colpi di pistola. Ha reagito al furto del suo scooter, scatenando la reazione dei due malviventi che volevano derubarlo, e ora si trova ricoverato in prognosi riservata all'ospedale del Mare. Dell'episodio, avvenuto in via Reggia di Portici, sta girando in queste ore in rete un video registrato dalle telecamere di sorveglianza del distributore di carburanti in cui la vittima stava facendo rifornimento. A rilanciarlo è stato il deputato Francesco Emilio Borrelli.

Dalle immagini si vede chiaramente che l'uomo, in sella al suo scooter, è fermo a fare rifornimento quando viene raggiunto e affiancato da due uomini con il volto travisato in sella a un altro motorino. I due cercano di sottrargli lo scooter, lo minacciano con la pistola, lo spintonano, provano a togliergli le chiavi. Uno di loro sale sul motorino e cerca di disarcionarlo, ma la vittima resiste: alla fine i malviventi demordono, ma per vendicarsi prima di andare via sparano, a freddo, e lo feriscono alle gambe. Questo sotto gli occhi di una persona presente al distributore di benzina che chiama subito i soccorsi.

"Immagini scioccanti, assurde. Si spara davanti ad altre persone, senza la minima paura di conseguenze e senza temere di ammazzare. Si spara per niente, con una cattiveria inaudita, segnale di una deriva violenta che non sembra avere un freno. Ci auguriamo che questi due criminali siano individuati e arrestati al più presto", spiega l'esponente di Alleanza verdi-sinistra. "San Giovanni a Teduccio è stato comune autonomo fino al primo dopoguerra, dopodiché fu assorbito dal territorio napoletano. Ma nei fatti, al di là degli aspetti amministrativi, il quartiere è sempre rimasto ai margini e considerato zona a sé stante - sono ancora le parole di Borrelli -. Le conseguenze di questo abbandono, come per tutte le periferie ad est, si vedono tutte. La criminalità e la delinquenza hanno modo di proliferare lì dove latita lo Stato, lì dove il sottoproletario non ha alternative di vita né opportunità".
 

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