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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Alessandria

Antonino, Marco e Matteo: il sogno spezzato di tre vigili del fuoco. "Ma non chiamateci eroi"

Le vittime dell'esplosione avvenuta a Quargnento (Alessandria) sono Antonino Candido, 32 anni, Matteo Gastaldo, 46 anni, e Marco Triches, 38 anni. Tutti e tre appartenevano al comando di Alessandria. Moltissimi i messaggi di cordoglio. L'omaggio di un collega di Parma: "Ogni volta che usciamo potrebbe essere l'ultima. Chiamateci semplicemente pompieri"

Sono "tre vittime del dovere". Così li ha definiti Salvatore Mulas, capo del dipartimento dei vigili del fuoco. Antonino Candido, 32 anni, Matteo Gastaldo, 46, e Marco Triches, 38enne: sono loro i tre vigili del fuoco morti questa notte per l'esplosione di un edificio a Quargnento, in provincia di Alessandria. Tutti e tre appartenevano al comando di Alessandria. Tutti e tre amavano il proprio lavoro. Stanotte, accorsi per spegnere le fiamme divampate in una cascina disabitata, hanno perso la vita nel crollo dell'edificio esploso mentre i pompieri stavano intervenendo. Feriti anche altri due vigili del fuoco e un carabiniere: i tre sono stati trasportati all'ospedale di Alessandria e sono in codice rosso.

Antonino Candido, Matteo Gastaldo e Marco Triches: i vigili del fuoco morti a Quargnento

Antonino Candido, 32 anni, era il più giovane dei tre. Originario di Reggio Calabria, fin dal 2006 aveva svolto servizio al comando della sua città natale come volontario. Nel settembre 2017 era stato assunto, coronando il sogno della sua vita, quello di fare lo stesso mestiere del padre Angelo, capo reparto dei vigili del fuoco in servizio al distaccamento aeroportuale di Reggio Calabria. Era stato assegnato al Comando provinciale di Alessandria. Il giovane si era sposato pochi mesi fa e viveva ad Albenga con la moglie.

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Matteo Castaldo aveva 46 anni. E' stato l'ultimo ad essere estratto dalle macerie dopo l'esplosione nella cascina di Quargnento. Di recente aveva partecipato alle operazioni di soccorso per il maltempo in provincia di Alessandria. Aveva studiato all'istituto alberghiero di Casale Monferrato e viveva a Gavi, con la sua famiglia e una bambina.

Anche Marco Triches, come Castaldo, era originario di Alessandria. Sposato e padre da due anni, era un vigile del fuoco esperto. Trentottenne, aveva partecipato ai soccorsi ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, per aiutare la popolazione colpita dal terremoto.

Vigili del fuoco morti a Quargnento: le indagini

Ancora non del tutto chiara la dinamica dell'esplosione. "Temiamo sia un fatto doloso", ha detto il procuratore capo di Alessandria, Enrico Cieri, aggiungendo che "quanto acquisito finora ci fa pensare a un'esplosione voluta e deliberatamente determinata". Sul posto sarebbero stati infatti trovati anche fili elettrici e inneschi rudimentali. Un elemento che supporta l'ipotesi che dietro l'esplosione ci possa essere un gesto doloso: si indaga per fare chiarezza sull'accaduto. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio plurimo e crollo doloso, gli inquirenti sembrano comunque escludere la "matrice terroristico-eversiva".

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Moltissimi i messaggi di solidarietà e cordoglio. A cominciare dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha inviato a Salvatore Mulas, capo dipartimento dei vigili del fuoco, il seguente messaggio: "Ho appreso con profonda tristezza la notizia del decesso, durante un intervento in provincia di Alessandria, dei Vigili del Fuoco Antonino Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo. In questa dolorosa circostanza desidero esprimere a lei e al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco la mia solidale vicinanza, rinnovando il profondo sentimento di fiducia e di riconoscenza per la generosa dedizione al servizio della collettività".

L'omaggio del vigile del fuoco: "Ogni volta che usciamo potrebbe essere l'ultima"

La tragedia ha suscitato profonda commozione in tutto il corpo dei vigili del fuoco. E sui social si susseguono i messaggi di vicinanza. Enrico Arillo, vigile del fuoco di Parma, ha scritto un post su Facebook per rendere omaggio ai suoi tre colleghi morti ad Alessandria. Un messaggio struggente. Ecco il testo:

"Ti prepari per andare al lavoro, saluti distrattamente i famigliari e gli amici e ti dirigi verso la caserma. Spesso gli amici ti dicono che 'tanto se non ci sono emergenze di giorno cazzeggi e la notte dormi, cosa ti lamenti del tuo lavoro e del tuo stipendio!' oppure 'ma salvate sempre i gattini sugli alberi' o 'aprite le porte alle vecchiette' per finire con 'bella la vostra vita' o peggio ancora 'buon lavoro'. Arrivi al lavoro, ti cambi.. Scendi all'adunata. Ore di 20 cambio turno, appello, passaggio di consegne e controllo mezzi. Una serata come tante, ridi e scherzi con i colleghi. Suona il 115... Attenzione deve uscire la prima partenza per fuga gas. Tutti sul camion, ti vesti con il rumore delle sirene e intanto ti dividi i compiti e poi ricominci a scherzare e ridere per stemperare l'adrenalina. Arrivi sul posto e tutto è buio... Alzi la torre faro, entri all'interno con tutti gli strumenti del caso per trovare la fuga gas. All'improvviso una esplosione, un crollo. Tutto diventa buio... Mai avresti pensato fosse l'ultimo saluto ai tuoi cari, che non li avresti più visti. Il nostro lavoro è così, ci sono i gattini, le vecchiette ma anche il gas e le esplosioni... Spesso ci dimentichiamo di quanto sia pericoloso e che ogni volta che usciamo di casa possa essere anche l'ultima... Ma é il nostro mestiere, l'abbiamo scelto e siamo fieri di indossare questa divisa nonostante tutto e tutti. NON chiamateci eroi... Chiamateci semplicemente pompieri! Una grande famiglia che si stringe attorno alle vostre/nostre famiglie... W il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco. Riposate in pace... E vegliate su di noi".


 

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