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Venerdì, 29 Marzo 2024
le indagini / Modena

Quattro vigili indagati per tortura: "Violenze al pronto soccorso"

Due agenti e due assistenti sono stati sospesi dal servizio: avrebbero aggredito e colpito più volte un uomo mentre era in barella al pronto soccorso. Cosa è successo

Quattro agenti della polizia locale di Sassuolo sono indagati per il reato di tortura e sono stati sospesi dal servizio. Si tratta di due agenti e due assistenti, questi ultimi accusati anche di falsità ideologica in atto pubblico per aver redatto una relazione di servizio falsa. Il provvedimento - disposto dal Gip del tribunale di Modena e richiesto dalla Procura - nasce da una denuncia del direttore generale dell'Ospedale di Sassuolo per un fatto che risale all'ottobre del 2021: secondo l'esposto, i quattro avrebbero aggredito un uomo di nazionalità marocchina mentre si trovava al pronto soccorso per una crisi ipoglicemica.

Perché i vigili di Sassuolo sono indagati per tortura

Come riporta ModenaToday, i fatti cui si riferisce l'indagine sono avvenuti nell'ottobre 2021 e sono stati denunciati dal direttore generale dell'Ospedale di Sassuolo, grazie alla segnalazione del primario responsabile del pronto soccorso. Tutto è successo tra la serata del 15 ottobre di due anni fa e le prime ore della mattina del giorno successivo: il personale sanitario di turno ha descritto i dettagli delle aggressioni ripetute dei quattro vigili nei confronti di un uomo di nazionalità marocchina trasportato al pronto soccorso dal 118.

L'uomo era stato soccorso e trasportato in ambulanza dopo essere stato trovato in strada in stato confusionale a causa di una grave crisi ipoglicemica, per la quale peraltro lo stesso uomo aveva effettuato un precedente accesso qualche mese prima, sempre allo stesso ospedale di Sassuolo. Quando l'uomo è arrivato al pronto soccorso sono arrivati anche i quattro vigili: secondo quanto riferito dagli inquirenti, i vigili avrebbero iniziato a urlare contro il paziente, immobilizzandolo con forza alla barella sulla quale si trovava, incastrandogli le braccia e colpendolo ripetutamente al petto e alla testa. Uno di loro sarebbe salito addirittura con i piedi sul bacino del paziente, mettendosi in posizione accovacciata e chiedendogli con insistenza se avesse assunto sostanze stupefacenti.

L'uomo di nazionalità marocchina è un operaio con regolare permesso di soggiorno ma ad oggi non ha presentato una denuncia ufficiale per le aggressioni subite, a causa dello stato d'incoscienza in cui si trovava in quei momenti per la crisi ipoglicemica in corso: non ricorda nulla.

Proprio per le condizioni dell'uomo l'aggressione dei vigili si configura come tortura, come sottolineato dal giudice delle indagini preliminari: "Ritenuto che la pluralità delle condotte violente attuate dagli indagati, per circa un'ora, avessero cagionato alla persona offesa, che peraltro versava in condizioni di minorata difesa a causa della grave crisi ipoglicemica, acute sofferenze fisiche (elemento costitutivo del reato di tortura differente da quello di lesioni volontarie aggravate), determinando un trattamento inumano e degradante per la dignità della sua persona". 

Il sindaco di Sassuolo: "Non sono criminali"

Per il sindaco di Sassuolo i quattro vigili accusati di tortura "Non sono quattro criminali, sono convinto che la magistratura, verso cui nutro piena fiducia, chiarirà tutto", ha detto Gian Francesco Menani, il sindaco. Prima dell'emissione dell'ordinanza cautelare, i quattro vigili indagati sono stati interrogati dal Giudice delle indagini preliminari di Modena. La durata della sospensione dal servizio è differente per ciascuno dei quattro agenti.

''Ho piena fiducia nelle indagini - aggiunge la comandante della Polizia Locale di Sassuolo, Rossana Prandi - l'amministrazione comunale, intanto, ha preso tutti i provvedimenti che, in questo momento, era necessario prendere''.

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