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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

La storia della villa in Costa Smeralda comprata con i soldi della Lega

La puntata di Presa Diretta sui 49 milioni del Carroccio racconterà una curiosa vicenda che riguarda un immobile e 311mila euro del partito frutto del 2 per mille

Lunedì 28 settembre andrà in onda una puntata di Presa Diretta di Riccardo Iacona intitolata "Caccia al tesoro: che fine hanno fatto i 49 milioni della Lega". Il Fatto Quotidiano pubblica oggi un'anticipazione dell'inchiesta che riguarda la strana storia di una villa in Costa Smeralda comprata con i soldi della Lega Salvini Premier.

La storia della villa in Costa Smeralda comprata con i soldi della Lega

La storia parte dai 311 mila euro del partito frutto del 2 per mille che secondo la ricostruzione della trasmissione di Raitre sono stati versati a un fornitore e usati per comprare una villa in Sardegna da un altro fornitore della Lega e da questi girati in parte, attraverso la società Cpz Spa, allo Studio Dea Consulting dei commercialisti Di Rubba e Manzoni (all'epoca però non più azionista), arrestati a Milano per il caso Lombardia Film Commission

Secondo la ricostruzione della trasmissione la storia della villa inizia nell'estate del 2018, quando Matteo Salvini è al governo. Il 31 agosto Lega salvini Premier, il soggetto che ha corso alle elezioni politiche di qualche mese prima, effettua un bonifico da 311mila euro verso Barachetti Service srl, la società dell'elettricista indagato per i fondi del Carroccio. . Tre giorni prima del versamento a Barachetti, racconta Il Fatto, Lega Salvini Premier aveva incassato dallo Stato italiano quasi 1,5 milioni di euro, frutto delle donazioni che ogni contribuente può fare a ogni partito attraverso il 2x1000 della dichiarazione dei redditi.

La Lega gira quindi una parte dei soldi appena incassata a Barachetti. E cosa fa l’i mpren ditore con questo denaro? Compra la villa sarda da Marzio Carrara (non indagato), altro fornitore di punta della Lega, che con Di Rubba negli anni ha condiviso parecchi affari. Il rogito viene firmato il 27 dicembre del 2018 davanti al notaio Marco Tucci, anche lui bergamasco come Di Rubba, Manzoni e Carrara.

Quel giorno Carrara vende alla Barachetti Service, per 338 mila euro, una società che si chiama Immobiliare Mediterranea Srl. Nell’atto notarile viene specificato che i soldi sono passati di mano prima del rogito, non si sa bene quando. Dietro le sigle societarie, potrebbe esserci l’affare della villa. Immobiliare Mediterranea è infatti proprietaria di un unico bene. Quale? L’immobile in Costa Smeralda.

Presa Diretta: che fine hanno fatto i 49 milioni della Lega

La villa è situata a Cugnana, Comune di Olbia, a pochi chilometri da Porto Rotondo. A quel punto un terzo del denaro della compravendita viene girato a una società di Di Rubba, secondo un documento dell'Uif di Bankitalia. 134200 euro arrivano allo Studio Dea Consulting motivati come acconto e saldo di una fattura. Cosa c'entra la Lega in tutto questo?

A parte i soldi che vengono utilizzati per l'acquisto, gli atti dell'inchiesta sulla Lombardia Film Commission, spiega ancora il Fatto, dicono che tra  i depositari delle scritture contabili della Immobiliare Mediterranea c’è la Mdr Stp Srl. Si tratta della società partecipata, oltre che da Di Rubba e Manzoni, anche dal senatore Stefano Borghesi e dal deputato e tesoriere Giulio Centemero. 

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