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Giovedì, 25 Aprile 2024
UDINE

"Mio marito mi ha violentata davanti ai miei figli"

E' successo a Campoformido, in provincia di Udine. L'uomo, un 30enne del Kosovo, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e violazione della misura cautelare. Lui però nega tutto

Una storia davvero agghiacciante quella che arriva da Campoformido, piccolo centro in provincia di Udine. Una donna di trent’anni, originaria del Kosovo, ha denunciato il marito che ha suo dire l'avrebbe violentata davanti ai figlioletti.

L’uomo, anche lui un 30enne kosovaro, è stato arrestato dai Carabinieri della compagnia di Udine nella notte tra venerdì e sabato scorsi con l’accusa di violenza sessuale e violazione della misura cautelare.

Nel corso dei mesi passati era già stato arrestato per maltrattamenti ai danni della moglie, ricevendo così il divieto di avvicinarsi alla donna e ai quattro figli, tutti minori, che erano stati accolti da tempo in una struttura protetta. 

I FATTI - Secondo la testimonianza della vittima, l’uomo si sarebbe introdotto nottetempo nella sua abitazione per impossessarsi della borsa e dei suoi effetti personali. Lei, sentendo i rumori, si è svegliata e ne è nata una discussione che è subito degenerata. In particolare il marito l'ha costretta a subire degli abusi sessuali, minacciando che se non avesse ceduto avrebbe fatto del male ai figli.

Al termine della violenza la donna è riuscita ad allontanarsi con una scusa e a chiamare il 112. I Carabinieri si sono precipitati sul posto e lo hanno arrestato in flagranza.

LA VERSIONE DELL’ACCUSATO - L'uomo nega le violenza. Sostiene di essere stato contattato dalla moglie, con una serie di messaggi che la questa gli avrebbe inviato via Whatsapp, e di essere entrato in casa dalla porta finestra principale di casa, mentre i figli dormivano.

Sarebbe arrivato direttamente dal lavoro. Si sarebbe fatto la doccia mentre la moglie gli preparava la cena. Avrebbero consumato un rapporto consenziente. Poi lei gli avrebbe chiesto di andarsene ma lui si sarebbe rifiutato perché “voleva risolvere tutto stufo di quell'assurda situazione”, e avrebbe atteso quindi l'arrivo dei carabinieri.

Nel corso dell'udienza di convalida dell'arresto, tenutasi questa mattina davanti al gip, il kosovaro ha raccontato la sua versione dei fatti. L'avvocato Roberto Mete, legale dell'uomo, - come riporta l'Ansa - ne ha chiesto la scarcerazione o gli arresti domiciliari, presentando anche una serie di messaggi e una telefonata registrata tra la coppia, in attesa della traduzione dal kosovaro.

Il legale ha ricordato come in precedenza il Gip avesse già respinto una prima richiesta di custodia cautelare avanzata dalla Procura per una farraginosità nel racconto della moglie, applicando solo il divieto di avvicinamento alla donna. (Da UdineToday)
 

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