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Sabato, 20 Aprile 2024
L'indagine

Studentesse 15enni violentate nei bagni della piscina

La Procura è al lavoro per identificare i presunti violentatori e capire come sia possibile che, in un luogo del genere, nessuno si sia accorto di nulla

Due studentesse di quindici anni costrette a seguire un gruppo di ragazzi più grandi nei bagni di una piscina, dove sono state abusate. E’ quanto denunciato da una delle presunte vittime di violenza, riferendosi a un fatto che risale a un mese fa e è avvenuto in provincia di Cuneo.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le due studentesse si trovavano in piscina insieme ad alcune loro amiche, che però sono andate via prima. Solo dopo sarebbero diventate bersaglio di battute sessuali e gesti volgari da parte di un gruppo di ragazzi poco più grandi di loro. Questi avrebbero portato via loro degli oggetti personali, tra cui occhiali da sole e cellulari, intimando loro: "Se li rivolete dovete venire insieme a noi nei bagni”. È quello che hanno fatto le giovanissime ma è lì che sono state vittime di abusi sessuali.

Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la madre di una delle due vittime, notando come la figlia fosse diversa dal solito. Ha tentato di parlarle chiedendole che cosa fosse successo e di aprirsi con lei. Così la 15enne ha raccontato delle violenze sessuali e da lì è scatta la denuncia alle forze dell’ordine. Gli investigatori stanno cercando di risalire all'identità dei componenti del branco. Un indizio è che, come hanno detto le ragazze, erano "tutti tatuati". E ci si chiede anche come sia possibile che in una piscina, in pieno giorno, nessuno si sia accorto di nulla.

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