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Sabato, 20 Aprile 2024
Milano

Ragazze molestate a Capodanno, i fermati incastrati da chat e social: "Modalità da branco"

Secondo i pm di Milano i due giovani, accusati di violenza sessuale di gruppo e rapina, erano a rischio fuga: ''Raccolti gravi indizi di colpevolezza''

Sono due giovani di 18 e 21 anni, entrambi figli di immigrati, i due ragazzi fermati con l'accusa di  violenza sessuale di gruppo e rapina per i fatti avvenuti la notte di Capodanno a piazza Duomo, a Milano. I due giovani sono stati fermati perché è stato ravvisato un "consistente pericolo di fuga": ad incastrarli le informazioni ottenute in seguito alle perquisizioni, ai riscontri su chat e social e ai racconti dei testimoni sentiti in procura.

Uno è accusato dell’aggressione avvenuta ai danni di una 19enne e di una sua amica in piazza Duomo, l’altro delle molestie nei confronti di quattro ragazze avvenute vicino alla Galleria. Le vittime hanno tutte tra 19 e 20 anni. I pm, gli uomini della squadra Mobile di Milano e della sezione di polizia giudiziaria della procura sono al lavoro per dare un volto anche agli aggressori delle due ragazze tedesche.

Violenze di Capodanno, fermati due giovani: ''Pericolo di fuga''

Il provvedimento cautelare è stato adottato anche a seguito del ritrovamento, a casa dei due giovani, "di materiale informatico e capi di abbigliamento corrispondenti a quelli indossati la sera del 31 dicembre 2021" precisa la questura in una nota, oltre che ai video e alle testimonianze rese da cinque delle nove vittime in procura. "Si è tenuto conto della sussistenza del pericolo di fuga per entrambi", pericolo di fuga che il procuratore facente funzione Riccardo Targetti ha definito - nel dare la notizia dei due fermi - "consistente". Per i giovani si sono aperte le porte del carcere di Milano e Torino in attesa della convalida da parte di due distinti gip.

Da quanto emerge ancora in procura, le vittime sarebbero state prima avvicinate da un paio di giovani, quindi gli altri componenti del gruppo avrebbero aggredito - a turno - le vittime arrivando alle loro spalle e creando una sorta di muro umano per strappargli indumenti e palpeggiarle nelle parti intime, senza farsi troppo notare da occhi indiscreti.

In un caso gli aggressori hanno "quasi consumato una violenza completa", ma in tutti gli episodi gli inquirenti parlano di "violenza inaudita del branco". Dopo i due fermi di oggi - i ragazzi avevano "contatti all’estero" e si temeva la fuga - gli uomini della polizia sono al lavoro per identificare e indagare altri giovani presenti alle violenze di Capodanno.

I pm: ''Gravi indizi di colpevolezza, modalità da branco''

I due ragazzi fermati potrebbero compiere nuovamente delle molestie. È quanto si sostiene del fermo firmato dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo. Nei confronti di entrambi "sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza" per l'aggressione a pochi passi dalla Loggia dei Mercanti in cui il gruppo "ha agito con la consapevolezza di poter approfittare dei festeggiamenti per il Capodanno per garantirsi l'impunità". Il 21enne "ha dimostrato una chiara e consapevole adesione al progetto criminoso del gruppo" e la "sua efferatezza dimostra la spiccata personalità del soggetto, che, se lasciato in libertà potrebbe compiere altri delitti della stessa indole, anche sfruttando la forza di intimidazione del violento gruppo di cui fa parte. La spregiudicatezza del suo agire induce a ritenere che se non sottoposti a misura restrittiva porrà in essere ulteriori comportamenti violenti connotati dal medesimo disvalore". Considerazioni che i pm condividono anche il 18enne. "Le violente modalità con cui sono stati commessi i fatti, dunque, lasciano presumere che gli indagati non esitino a commettere altro analogo delitto".

I ragazzi che hanno partecipato alle violenze in piazza Duomo hanno agito con "modalità da 'branco'", hanno aggredito le giovani vittime "utilizzandole a proprio piacimento e per soddisfare le proprie pulsioni, in spregio a ogni forma di rispetto della persona", si legge ancora.

Entrambi devono rispondere (in concorso con altri giovani ancora da identificare) di violenza sessuale di gruppo per aver pesantemente molestato due ragazze vicino alla loggia dei Mercanti - una delle diciannovenni è stata denudata e palpeggiata nelle parti intime - e di lesioni nei confronti di un ragazzo, parte offesa, (rottura del pollice) che ha provato a impedire l'aggressione. Il più giovane dei fermati è accusato anche di aver molestato quattro ragazze vicino alla galleria e di rapina per essersi impossessato del cellulare e del portafoglio di una delle vittime. Nei confronti dei due fermati i pm parlano di "gravi indizi" che si traducono in storie Instagram che dimostrano la loro presenza in piazza, i video delle telecamere che mostrano i volti e gli abiti poi sequestrati nel corso delle perquisizioni di ieri, e le testimonianze delle vittime che hanno riconosciuto entrambi.

I fermati: ''Non abbiamo toccato le ragazze''

"Non ho toccato le ragazze" e ancora "non ho fatto niente, sono bravo e ho sempre lavorato". Da quanto si apprende è la difesa del 18enne fermato oggi. Il giovane, in carcere a San Vittore, assistito al suo difensore è stato interrogato a distanza dal gip Raffaella Mascarino che si è riservata sulla convalida del fermo.

"Ho visto che hanno accerchiato queste ragazze, ma io non ho partecipato", ha detto ancora il 18enne che ha ammesso di essere stato in piazza quella sera dove ha raggiunto degli amici. "Ho visto tante persone accalcate, non ho visto la ragazza sollevata in aria, ho visto una ragazza vestita di rosso a terra che sputava in faccia a qualcuno" poi "quando è arrivata la polizia si sono sparpagliati", ha sottolineato.

"Avevo paura, c’era la polizia e tanto casino" avrebbe quindi sostenuto precisando che prima della mezzanotte era tutto tranquillo: "il casino è successo a mezzanotte e mezza". Il ragazzo ha più volte sottolineato di non aver preso parte all’aggressione e di non aver toccato nessuna delle ragazze aggredite.

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