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Sabato, 30 Settembre 2023
L'orrore

La stuprano in gruppo e poi vanno in rosticceria: "Se la incontro le do una testata..."

Emergono le prime rivelazioni degli inquirenti sui sette giovani palermitani arrestati con l'accusa di aver brutalmente stuprato una loro coetanea. Uno di loro meditava vendetta dopo la denuncia della vittima

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Dopo aver stuprato a turno, picchiato e umiliato una ragazza di 19 anni, inerme e completamente stordita dall'alcol, averla abbandonata per strada, una parte del branco sarebbe andata in rosticceria come se nulla fosse, incurante delle sue condizioni fisiche. Un retroscena, che aggiunge (se possibile) ulteriore squallore a una violenza di una brutalità inaudita.

I fatti risalgono allo scorso 7 luglio: un gruppo di giovani è accusato di aver stuprato una loro coetanea in un'area antistante al lungomare di Palermo. La vittima ha trovato poco dopo il coraggio di denunciare la violenza subita ai carabinieri. 

Adesso arriva  l'ordinanza del gip del tribunale dei minorenni, Alessandra Puglisi, che ha disposto il carcere per R. P., l'unico dei 7 giovani arrestati per lo stupro di gruppo che al momento dei fatti, il 7 luglio scorso, non aveva ancora compiuto 18 anni (li ha compiuti pochi giorni dopo).

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I propositi di vendetta contro la vittima

Ma nelle tre distinte ordinanze di custodia cautelare che hanno portato in cella anche Angelo Flores, 22 anni, l'unico ragazzo che la vittima conosceva e che ha filmato col cellulare l'aggressione, Gabriele Di Trapani, 19 anni, Christian Maronia, 19 anni, Cristian Barone, 18 anni, Samuele La Grassa, 20 anni ed Elio Arnao, 20 anni, emerge che uno di loro avrebbero meditato vendetta nei confronti della giovane dopo aver appreso della sua denuncia.

La Grassa, parlando con la madre, affermava infatti: "Ti giuro, stasera mi giro tutta la via Libertà, mi porto la denuncia nella borsetta e gli dico: 'Guarda che cosa mi hai fatto' e poi gli do una testata nel naso... Già che è tutta aperta gli chiudo le narici, gli chiudo, con una testata". Il gip Andrea Innocenti rimarca che si tratterebbe di "una chiara volontà punitiva verso la ragazza, col fine di colpevolizzarla per la denuncia sporta".

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Lo stupro e poi un "pezzo" in rosticceria

I momenti che predenti e successivo al terribile stupro di gruppo, sarebbero stati parzialmente immortalati dalle telecamere di sorveglianza. In particolare i filmati avrebbero ripreso il branco prima in compagnia della vittima e poi, dopo averla abbandonata per strada, mentre si dirige verso corso Vittorio Emanuele, centro nevrralgico del capoluogo siciliano. A un certo punto gli indagati si dividono e quattro di loro, compreso il minorenne, vengono ripresi mentre tornano indietro e si dirigono verso una nota rosticceria. È notte, ed è da poco passata l'1.33 del 7 luglio. I giovani vengono filmati nuovamente da vicino anche dalle telecamere che si trovano all'interno dell'attività commerciale.

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Il gip: "La vittima trattata come un oggetto"

I filmati sono stati importanti per l'identificazione degli indagati e dimostrano anche come dopo aver commesso un atto "con violenza estrema e gratuita ai danni di una vittima inerme, trattata come un oggetto, senza alcuna pietà per le sue richieste di aiuto e cura, anzi schernita, come scrive ancora il gip Puglisi, alcuni di loro siano andati tranquillamente a mangiare un boccone in rosticceria per concludere la serata.

"Condotta altamente antisociale e devastante per la ragazza"

Lo stesso giudice si sofferma sul comportamento di R. P.  che "mentre la ragazza viene violentata dagli altri, le si avvicina per darle uno schiaffo sul seno, azione dopo la quale lei grida di dolore e cerca di staccarsi dai suoi aguzzini, ma viene subito ripresa e nuovamente costretta a subire lo stupro" e che "benché incensurato, appare inserito in un circuito amicale altamente deviante".

Il gip sottolinea anche che gli indagati sono "capaci tutti insieme di esprimere un comportamento altamente antisociale e devastante, nelle conseguenze fisiche e psichiche arrecate alla vittima" e che "la capacità di offesa del minorenne appare quindi estremamente allarmante". 

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