Dall'inizio dell'anno ci sono stati 2.333 casi di violenza sessuale compiuti in Italia. Lo rivela il dossier del Viminale che contiene gli ultimi dati Istat sugli stupri avvenuti nel nostro Paese. Rispetto allo scorso anno, si registra una lieve flessione nelle denunce (appena dodici casi "di differenza" tra 2016 e 2017).

La maggior parte delle violenze sono commesse da italiani: tra gennaio e luglio 2017 sono state 2.438 le persone denunciate o arrestate, di cui 1.534 italiani e 904 stranieri. Nello stesso periodo l'anno scorso c'erano state 2.345 casi di violenza sessuale e 2.383 persone denunciate: 1.474 italiani e 909 stranieri.  Ma solo il 7% delle violenze viene denunciato, dice l'Istat. 

Non sono mancati casi "sia da parte di italiani che di stranieri", dice all'Adnkronos la presidente di Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, "per questo più che fare una differenza di cittadinanza direi che il problema è che sta passando un messaggio tremendo di impunità, perché gli stupri in Italia sono all'ordine del giorno".

Un milione e 157mila donne avrebbero subito violenza sessuale nel corso della propria vita, tra stupri e tentati stupri, dice l'Istat. Secondo una recente indagine dell'istituto Demoskopika, negli ultimi anni il 61% di denunce e arresti ha riguardato cittadini italiani, mentre l'8,6% sono romeni, il 6% marocchini, l'1,9% albanesi e l'1,3% tunisisi. Sono italiane anche la maggior parte delle vittime (68%), seguite da romene (9,3%) e marocchine (2,7). In più, ogni quattro casi di violenza sessuale in Italia almeno uno vede coinvolto un minore.