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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Italia

Virus West Nile, si allunga la lista delle vittime dell'infezione "da zanzara"

Il virus, che può essere trasmesso all'uomo attraverso le punture di zanzare comuni, in qualche raro caso può determinare patologie gravi

Si allunga la lista delle vittime del virus West Nile: solo in Emilia Romagna l'infezione trasmessa dalle punture di zanzare ha fatto registrare altri 2 decessi, come confermano fonti sanitarie all'AdnKronos Salute. In Italia, decessi collegabili all'infezione sono stati registrati anche in Veneto. Secondo l'ultimo bollettino diffuso ieri dalla Regione, i morti sono stati 5 su 105 casi confermati.

Virus West Nile, ultime notizie

Una donna di 88 di Ferrara, già con altre malattie e ricoverata da fine luglio nell'azienda ospedaliero-universitaria Sant'Anna di Cona, è morta nella notte. Nel Ravennate il secondo decesso, un uomo di 85 anni con gravi patologie, che da una decina di giorni si trovava in Rianimazione all'ospedale di Lugo. Per l'Aou di Ferrara si tratta della quarta morte da virus del Nilo Occidentale, per l'Ausl della Romagna della seconda.

Che cos'è il Virus West Nile

Come riporta Ravenna Today l'Ausl Romagna ha diffuso alcune direttive per il contrasto del virus, che può essere trasmesso all’uomo attraverso le punture di zanzare comuni appartenenti al genere Culex, presenti nelle nostre zone, che sono attive e pungono, a differenza della zanzara tigre, durante le ore serali e notturne. L’infezione da virus West Nile nella maggior parte dei casi (oltre l’80%) non provoca alcun sintomo, ma in qualche raro caso può determinare patologie gravi (febbre alta con manifestazioni tipo encefalite o meningite).

Pur senza generare ingiustificati allarmismi, il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Ravenna ritiene utile suggerire l’uso di alcune misure precauzionali per prevenire queste malattie. In particolare è importante contrastare la proliferazione di zanzare, effettuando trattamenti larvicidi su pozzetti e caditoie di strade e piazze pubbliche e su fossi e scoli alla periferia dei centri abitati.

Oltre a questi interventi, effettuati regolarmente dalle amministrazioni pubbliche, anche i cittadini devono effettuare i trattamenti antilarvali nelle loro proprietà, nel periodo compreso da aprile a ottobre.

È inoltre utile cercare di evitare le punture di zanzare e pappataci con i classici accorgimenti:

  • indossare abiti di colore chiaro e non lasciare scoperte parti del corpo;
  • evitare profumi, creme e dopobarba che attraggano facilmente questi insetti;
  • proteggersi con repellenti cutanei sulle parti scoperte del corpo e anche i vestiti;
  • negli ambienti chiusi usare zanzariere per porte e finestre, in alternativa zampironi o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o piastrine, tenendo sempre aperte le finestre.

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