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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Vittorio Emanuele di Savoia condannato per calunnia

Accusò Birgit Margot Hamer, che sapeva essere innocente, di averlo diffamato attribuendogli la responsabilità del ferimento mortale del fratello Dirk

E' stato condannato a due anni di reclusione (pena sospesa) Vittorio Emanuele di Savoia, colpevole secondo il gup del tribunale di Roma Simonetta D'Alessandro di aver calunniato Birgit Margot Hamer, sorella di Dirk, il turista tedesco di 19 anni ferito da colpi di arma da fuoco nell'agosto del '78 , sull'Isola di Cavallo, e deceduto dopo 4 mesi. 

Nel 1991 Vittorio Emanuele venne assolto in Francia dall'accusa di omicidio, ma la donna ha sempre continuato a gridare la sua verità. Il discendente dei Savoia l'accusò di diffamazione perché nel libro "Delitto senza castigo" gli attribuiva la responsabilità della morte di Dirk. A convincere la donna della sua colpevolezza, un'intercettazione ambientale effettuata nel giugno 2006 nel carcere di Potenza, dove era detenuto Vittorio Emanuele, coinvolto nell'indagine Vallettopoli. In quell'occasione il figlio dell'ultimo re d'Italia confidò a un altro detenuto di essere colpevole e di averla scampata al processo francese.

"Questo è un riconoscimento alla verità e alla giustizia - ha commentato Birgit Hamer subito dopo la sentenza, come riporta l'Agi - io non ho mai cercato vendetta ma solo giustizia. Ho cercato un riconoscimento ufficiale della verità per quasi quarant'anni. La mia è stata una traversata nel deserto e per questo motivo dedico questo risultato a mio fratello".

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