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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Messina

Viviana e Gioele, il procuratore: "Corpi trascinati dagli animali selvatici"

Secondo il procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo, ci sarebbe stato l'intervento degli animali, quantomeno in un momento successivo al decesso. In attesa del test del Dna restano aperte tutte le ipotesi

I corpi di Viviana Parisi e del piccolo Gioele Mondello potrebbero essere stati trascinati da alcuni animali selvatici, almeno successivamente. Questa l'ipotesi investigativa più seguita in questo momento dalla procura di Patti dopo il ritrovamento dei resti di ieri. 

"I resti del piccolo Gioele sono stati trascinati in più punti dagli animali selvatici - ha affermato il procuratore capo di Patti Angelo Vittorio Cavallo arrivando questa mattina in Procura dopo la lunga giornata di ieri. "Noi riteniamo che ci sia stato un intervento quantomeno successivo degli animali - ha detto - questo è sicuro, quell'effetto di dispersione è sicuramente frutto di un intervento di animali o in un momento successivo o al momento dei fatti". Sulla morte del piccolo Gioele Mondello e della madre Viviana Parisi, in attesa dei risultati del Dna e dell'autopsia, restano comunque aperte tutte le ipotesi

"Non posso scendere in particolari - ha dichiarato Cavallo ai cronisti - ma di sicuro c'è stato un intervento di animali, sono domande che poniamo agli specialisti, possiamo adesso escludere già alcune piste, per questo tipo di accertamento ci vuole comunque tempo, per gli accertamenti istologici ad esempio ci vuole del tempo, non è che noi aspettiamo novanta giorni per i risultati, quello che gli specialisti sanno e provano  ce lo dicono subito".

"Il nostro compito è stato quello di ripercorrere il viaggio della signora e di Gioele dal momento in cui è uscita di casa fino all'epilogo. Ritengo che già un piccolo risultato sia stato raggiunto, perché posso dire con sufficiente tranquillità che tutto quel tragitto sia stato accertato". 

Viviana e Gioele, ricostruito il tragitto

"Abbiamo trovato i biglietti dei caselli autostradali - dice - abbiamo trovato le immagini dal momento in cui la signora è uscita di casa con il bambino vivo, e in perfetta salute. Abbiamo trovato quelle immagini a Sant'Agata di Militello che ci danno conferma che il bambino sia vivo. Riteniamo, con buona approssimazione, che qui venti minuti di 'buco' fossero dovuti a un rifornimento di benzina. Abbiamo trovato dei rifornimenti compatibili con la benzina trovata nel serbatoio della signora. Questo ci permette di dire che la signora è entrata a Sant'Agata di Militello era con poca benzina".

"Stiamo analizzando le celle di aggancio della zona sia quello che c'era sul tablet e nel cellulare della signora. Ma Per ora non ci sono risultanze su chiamate telefoniche. Si è parlato di sette ma non è cosi. Bisogna compiere un'analisi accurata che anche qui richiede più tempo".

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