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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Messina

Viviana e Gioele, la famiglia presenta un esposto sui presunti ritardi nelle ricerche

I legali chiedono “chiarimenti” mentre il procuratore di Patti, Angelo V. Cavallo, spiega come si sta muovendo l’inchiesta e la Procura nomina un pool di esperti per valutare i vari aspetti tecnici della vicenda

I legali della famiglia di Viviana Parisi hanno presentato questa mattina una querela contro ignoti presso la procura di Patti per presunte omissioni sulla morte della donna, trovata morta lo scorso 8 agosto, e del figlio Gioele. Gli avvocati Pietro Venuti e Claudio Mondello denunciano presunti “ritardi” nelle ricerche di madre e figlio.

"Chiediamo chiarimenti dal momento in cui Viviana ha avuto l'incidente stradale il 3 agosto fino a quando, cinque giorni dopo, è stato trovato il suo corpo e poi i resti, probabili del figlio, il 19 agosto”, hanno detto gli avvocati arrivando in procura a Patti (Messina). I legali Venuti e Mondello vogliono capire "se da parte di chi ha assistito all'incidente ci sono state omissioni. Magari qualcuno poteva aiutare Viviana e non l'ha fatto".

Viviana Parisi e Gioele Mondello, il punto sulle indagini

Sono ancora tante le domande senza risposta sulla morte di Viviana e del piccolo Gioele (nell'attesa che autopsia e esame del dna confermino se i resti trovati corrispondevano realmente al bambino), tra polemiche e ipotesi. Il procuratore capo di Patti, Angelo V. Cavallo, è intervenuto per fare un punto sulla situazione. “Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi, non è mai stata data, né avrebbe mai potuto essere espressa da questo Ufficio, alcuna indicazione di probabilità su ipotesi da escludere o privilegiare, nemmeno nel momento iniziale delle indagini”, ha detto Cavallo sulle varie ipotesi che sono state avanzate nei giorni scorsi, attribuite a fonti investigative.

La Procura ha inoltre nominato un pool di esperti, ciascuno con specifica professionalità, per esame autoptico, accertamenti genetici e morfologici di vario tipo. “Gli accertamenti investigativi si presentano, dunque, tuttora molto articolati e proseguono in ogni direzione, senza tralasciare, come già detto, alcuna ipotesi. Questo Ufficio, sin dal primo momento, è impegnato, senza risparmio di tempo, risorse ed energie, nell’acquisizione di tutti gli elementi possibili, non tralasciando alcun dato che possa contribuire a chiarire i tragici eventi accaduti".

La questione delle ricerche

Quanto a “tempistiche e modalità” delle ricerche, ha aggiunto Cavallo, queste “sono state coordinate dagli organi competenti, diversi da questa Procura, e sono rimaste ben distinte dalle attività investigative giudiziarie finalizzate alla ricostruzione dell’intera vicenda”. Inoltre “complesse indagini sono ancora in corso, allo stato, nei confronti di ignoti per i delitti di omicidio e sequestro di persona e sono tuttora coperte da segreto istruttorio".

Il procuratore ha spiegato poi che la Procura ha ritenuto di acquisire, di propria iniziativa, le immagini riprese dai droni dei vigili del Fuoco durante le ricerche coordinate dalla Prefettura di Messina, e ha affidato, già dal 13 agosto scorso, ad un proprio consulente geologo forense, esperto dei luoghi, il compito di rivedere ed esaminare uno per uno i relativi fotogrammi, per acquisire elementi utili alle indagini, evidentemente del tutto diversi da quelli riguardanti le mere ricerche delle persone scomparse.

"Tale materiale - ha aggiunto Cavallo - che non faceva parte degli atti del procedimento, è stato trasmesso al suddetto consulente dagli organi competenti in data 18 e 19 agosto 2020. Dall’esame dei fotogrammi iniziato in data 20 agosto 2020, dopo una prima elaborazione ed ingrandimento, il consulente di questa Procura verificava che già alle ore 10,15 circa del mattino del 4 agosto 2020, era visibile ai piedi del traliccio il corpo di Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato".

Per quanto riguarda la morte del piccolo Gioele, il procuratore ha spiegato che è attualmente in corso l’elaborazione da parte del consulente della procura degli oltre 16mila ulteriori fotogrammi ripresi dai droni di Vigili del Fuoco nei giorni delle ricerche. “Al momento, ad un primo studio dei fotogrammi consultati, non si evidenzia la presenza del corpo del piccolo Gioele vicino a quello della madre - ha detto il procuratore - in ogni caso, ulteriori elementi dovranno essere ricavati dal necessario successivo approfondimento, ricorrendo a tutti i possibili strumenti tecnici diretti all’analisi dei medesimi fotogrammi". Il 13 agosto la procura disponeva, inoltre, l’acquisizione delle immagini satellitari dei luoghi inerenti la scomparsa di Viviana Parisi e del figlio Gioele, tratte dal sistema satellitare europeo “Costellazione Copernicus”.

Le immagini, allo stato, non sono risultate utili, scrive MessinaToday, ma, anche in questo caso, sono in corso ulteriori accertamenti ed approfondimenti tecnici. E’ in corso di valutazione anche l’eventuale contributo che potrà essere fornito dall’acquisizione di immagini ricavate da altri sistemi satellitari. Oggi è stato conferito l'incarico di consulenza tecnica al professore Massimo Picozzi, docente di psichiatria presso le Università di Parma e Bocconi di Milano, per acquisire informazioni precise sullo stato di salute mentale e psicologico di Viviana Parisi, alla luce della documentazione medica acquisita e di ogni altro elemento di eventuale interesse.“

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