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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dieselgate, lo scandalo si allarga: "Nel mirino altri due motori"

Le autorità svizzere hanno decretato il blocco alle immatricolazioni per le vetture equipaggiate con motori diesel 1.2, 1.6 e 2.0 Tdi. Audi: "Anche le 1.6 dovranno tornare in officina"

Si profila piuttosto ampia la gamma di motorizzazioni di veicoli del gruppo Volkswagen coinvolti nello scandalo sulle alterazioni ai gas di scarico.

Dopo giorni di incertezza, in cui si sono avute solo ipotesi di stampa su quali fossero le cilindrate nel mirino, un segnale più preciso è giunto dalle autorità della Svizzera: l'Ufficio federale delle strade ha infatti decretato il blocco a importazioni e immatricolazioni su tutti i modelli Euro 5 dei marchi Audi, Seat, Skoda e Volkswagen, fabbricati tra il 2009 e il 2014 dal Gruppo di Wolfsburg ed equipaggiati con motori diesel 1.2 Tdi, 1.6 Tdi e 2.0 Tdi.

Si tratta di un provvedimento che indirettamente potrebbe indicare quali veicoli potenzialmente sono coinvolti anche in altri mercati, come quello italiano.

Volkswagen Italia aveva riferito che in base alle indicazioni della casa madre tedesca, i veicoli in Italia con motorizzazioni al centro della vicenza sono poco meno di 650 mila. Inizialmente, secondo indiscrezioni di stampa, la presenza del software illegale era stata data per certa solo per le motorizzazioni 2.0 TDI.

AUDI: "COINVOLTI ANCHE I MOTORI 1.6" - Nelle scorse ore - riporta Quattroruote - l'Audi ha rilasciato un comunicato ufficiale relativo al Dieselgate, le uniche vetture che richiamate per aggiornamenti sono quelle equipaggiate con gli EA 189 1.6 e 2.0 TDI, con omologazione Euro 5.

Da Volkswagen Italia ribadiscono che al momento si sta ancora lavorando all'individuazione dei modelli coinvolti dalla questione.

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