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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Elicottero della Finanza "abbattuto" in Sardegna: intercettazione shock dopo 22 anni di mistero

Due uomini dello Stato uccisi: fino a oggi non hanno avuto giustizia. La sera del 2 marzo 1994 l'elicottero Agusta A-109 della Guardia di Finanza, nome in codice Volpe 132, con a bordo il maresciallo Gianfranco Deriu e il brigadiere Fabrizio Sedda, precipitò con un boato al largo di Capo Ferrato. Un'intercettazione shock riapre il caso: l'elicottero forse venne abbattuto per evitare che venisse scoperto un traffico di armi o di droga

Due uomini dello Stato uccisi. Un mistero lungo più di vent'anni. E adesso forse l'attesa svolta (tutta ancora da dimostrare). Il caso, seguito solo dai quotidiani regionali e pressochè ignorato dalla stampa nazionale, vive oggi un nuovo capitolo, forse quello decisivo.

L'ELICOTTERO SCOMPARSO - La sera del 2 marzo 1994 l'elicottero Agusta A-109 della Guardia di Finanza, nome in codice Volpe 132, con a bordo il maresciallo Gianfranco Deriu e il brigadiere Fabrizio Sedda, precipitò con un boato al largo di Capo Ferrato, presso la rada di Feraxi, a Muravera, costa meridionale della Sardegna, dopo aver sorvolato una nave che poi scomparve nel nulla. Erano incaricati di una “ricognizione costiera notturna per la repressione di traffici illeciti via mare”.

IL MERCANTILE - Un mercantile sarebbe la vera chiave del mistero del Volpe 132. "Molti elementi concorrono a ipotizzare uno scenario nel quale l’elicottero di Deriu e Sedda si sia trovato nel mezzo di un traffico illecito coperto" scriveva due anni fa la Nuova Sardegna.  Un testimone riferì che in rada si trovava il mercantile Lucina, proprio in quei giorni. La nave, sospettata di essere adibita al traffico illecito di armi, fu successivamente coinvolta nella strage di Djen-Djen, avvenuta nel luglio dello stesso anno a Taher, in Algeria.

L'ELICOTTERO RUBATO - I corpi di Deriu e Sedda non vennero mai trovati. I (pochi) pezzi del relitto recuperati al largo di Feraxi avevano tracce di una miscela esplosiva, e ciò poteva significare che Volpe 132 era stato abbattuto. Anni di indagini, testimonianze, accertamenti. Con tanti episodi poco chiari a fare da contorno. Ad esempio, un elicottero gemello del Volpe 132 venne rubato pochi giorni dopo la tragedia da un deposito della Guardia di Finanza e ritrovato poi smontato presso un immobile del patrimonio dello Stato, adibito ad uso governativo: il sospetto è che qualcuno volesse orchestrare con i pezzi del velivolo un ritrovamento fasullo del Volpe 132. Sospetti però mai provati.

L'INTERCETTAZIONE - Si arriva così al passaggio shock (pubblicato dall'Unione Sarda): a pagina 26 dell'ordinanza di custodia cautelare con cui ieri i carabinieri hanno sgominato una banda di trafficanti e spacciatori di droga in Sardegna si legge: "Alcuni miei amici, per paura di essere avvistati e arrestati, nella zona di Villasimius hanno abbattuto con un lancia razzi a testata termica un elicottero della Guardia di finanza". E poi  ancora: "Sono passati vent'anni". Un probabile riferimento al giallo dell'elicottero Volpe 132.

Dall’ordinanza emessa dal gip emerge che la banda sgominata nel Cagliaritano era in grado di avere armi ed esplosivo e proprio da questo scaturisce il possibile legame tra il traffico di droga e l’elicottero abbattuto.

"L'HANNO TIRATO GIU'" - L'intercettazione tra una persona arrestata nel blitz e una che risulta indagata risale al 18 ottobre 2011 ed è stata registrata nell’auto di uno dei due. Senza sapere di essere spiati  i due parlano liberamente. “Bisogna procurarsi uno di quei lanciarazzi a testata termica. Li porti in campagna e li vedi ssfff buumh. A Villasimius l’avevano fatto. Hanno tirato giù uno della Guardia di finanza”.  “Ma quelli in gommone?”. “Se non buttano giù l’elicottero sono cuccati tutti perché quelli mandano comunicazione e vengono capito? E vedono quello che sta succedendo” Quelli li hanno visti arrivare da lontano e hanno detto buttalo giù prima che arrivino”. Non fanno nomi i due. 

ARMI O DROGA - L'ipotesi, non nuova, è quindi che l’elicottero sia stato abbattuto per evitare che i finanzieri Deriu e Sedda scoprissero un traffico di armi o di droga.

TANTE OMBRE - Dal 2011, la Procura di Cagliari non indaga più per disastro aviatorio bensì per omicidio plurimo volontario. Le ombre non mancano intorno a questo giallo lungo 22 anni: chi nel 1994 chiese alla presidenza del Consiglio dei ministri di seppellire con il segreto di Stato la relazione della Commissione militare sulla sparizione di Volpe 132? Ora la priorità è capire se le frasi contenute nell'intercettazione siano attendibili. Per ricostruire una volta per tutte cosa accadde in quella limpida sera di marzo in cui persero la vita il maresciallo Gianfranco Deriu e il brigadiere Fabrizio Sedda.

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