rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Il processo

Omicidio Willy Monteiro, Gabriele Bianchi si difende: "Non l'ho toccato"

E' accusato, con il fratello e altri due ragazzi, di avere pestato fino alla morte il 21enne a Colleferro nel settembre 2020. La difesa: "Pagano la pressione mediatica". La mamma della vittima: "Non si è ucciso da solo"

"Non sono io il responsabile della morte di Willy. In passato posso aver commesso errori, ma vi prego di credermi che Willy non l'ho toccato con un dito". A parlare è Gabriele Bianchi imputato per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, il giovane picchiato fino alla morte a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020. Gabriele Bianchi - accusato di omicidio volontario insieme al fratello Marco e ai presunti complici Francesco Belleggia e Mario Pincarelli - ha deciso di rendere dichiarazioni spontanee nell'udienza di oggi 26 maggio al tribunale di Frosinone. Per i fratelli Bianchi la procura di Velletri ha chiesto la condanna all'ergastolo.   

Gabriele Bianchi: "Vorrei cambiare tutto..."

"Sono un po' agitato, Willy e la sua famiglia meritano giustizia - ha detto Gabriele Bianchi - Mi auguro con tutto il cuore che dopo la sentenza i familiari trovino pace e serenità. Vorrei tornare a quella maledetta notte e cambiare tutto, il pm mi ha descritto come non sono. Non sarei stato in grado, anche volendo, di fare ciò di cui mi si accusa. Vi parlo con il cuore in mano, ho sempre detto la verità. Io sogno ancora di tornare dalla mia famiglia e crescere mio figlio".

La difesa: "I media contro i fratelli Bianchi"

E' poi Massimiliano Pica, legale dei fratelli Bianchi, a ricostruire cosa è accaduto quella sera per la difesa. "La visibilità era scarsa o del tutto assente, sono andato anche io sul posto a constatarlo e infatti, dopo 3 giorni dal fatto, sono stati messi i lampioni a giorno. Era impossibile per i testimoni distinguere i ragazzi, i colpi. E gli imputati hanno pagato lo scotto di una pressione mediatica subita da tutti, da me per primo. Si deve cercare di non lasciarsi condizionare, di vedere effettivamente quello che è accaduto. I testimoni sono stati sentiti dopo giorni, quando la tv dall'inizio ha definito colpevoli i fratelli Bianchi, senza mai usare il termine presunto - continua - Ma non solo. Il professor Potenza, incaricato il 9 settembre dalla procura di Velletri di fare l'autopsia sul corpo di Willy, non ha mai parlato sulla sua perizia di un calcio anteriore ma di insufficienza cardiorespiratoria". "E' morto per le percosse, ma il calcio frontale non c'è mai stato. La lesività è sulla parte sinistra, dove infatti troviamo i segni" dice ancora l'avvocato, che incalza: "Gabriele non ha colpito Willy e Marco ha colpito un punto che non ha portato alla morte del ragazzo". Da qui le conclusioni: "Chiedo l'assoluzione per entrambi gli imputati per non aver commesso il fatto - dice l'avvocato Pica al giudice - la derubricazione a omicidio preterintenzionale e chiedo di guardare attentamente tutti gli atti processuali".  

La mamma di Willy: "Non si è ucciso da solo"

"Io so solo che ho perso mio figlio e di sicuro non si è ucciso da solo, qualcuno è stato". Per il resto non c'è niente da commentare. Dice ai giornalisti Lucia Monteiro Duarte, mamma di Willy uscendo dall'aula del tribunale di Frosinone. 

L'accusa: "Volevano uccidere"

Nelle precedenti udienze l'accusa ha chiesto l'ergastolo per Gabriele e Marco Bianchi. Per il pm "l'azione è partita dai fratelli Bianchi ma poi si salda con l'azione di Belleggia e Pincarelli e diventa una azione unitaria. Quello che è successo a Willy poteva capitare a chiunque altro si fosse trovato di fronte al branco". Il pubblico ministero ha fatto riferimento anche alla Mma, l'arte marziale di cui i Bianchi sono esperti, che sarebbe stata utilizzata come "arma" per "annientare il contendente". I due fratelli avrebbero sferrato "colpi tecnici. Dati per fare male, violentissimi per causare conseguenze gravissime. Dagli esami della scientifica è emerso che sulla scarpa di Belleggia ci sono tracce biologiche di Samuele Cenciarelli che aveva provato a difendere Willy".

La sentenza per l'omicidio di Willy Monteiro

La sentenza per l'omicidio di Willy Monteiro verrà pronunciata il 4 luglio 2022. Lo ha annunciato in aula il presidente della Corte d'Assise di Frosinone, Francesco Mancini. Inizialmente era stata comunicata la data del 14, poi la rettifica. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Willy Monteiro, Gabriele Bianchi si difende: "Non l'ho toccato"

Today è in caricamento