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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Volevano ucciderlo": ora i picchiatori di Willy Monteiro rischiano l'ergastolo

I colpi dati in sequenza. Il primo calcio allo sterno e gli altri al volto. Fino ad arrivare a saltare su di lui quando era a terra esanime. I risultati dell'autopsia e la scelta della procura

Chi ha ammazzato Willy Monteiro voleva ucciderlo. E adesso rischia l'ergastolo. La procura di Velletri ha cambiato il capo d'imputazione nei confronti di Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia trasformandolo in omicidio volontario

"Volevano ucciderlo": ora i picchiatori di Willy Monteiro rischiano l'ergastolo

A far cambiare idea agli inquirenti è stata l'autopsia. Dall'esame autoptico, infatti, risulta che i colpi inferti a Willy sono stati "ben assestati e non casuali". Chi ha agito con quella violenza fuori luogo era consapevole che i colpi avrebbero potuto determinare conseguenze mortali. I fratelli Bianchi nel corso dell'interrogatorio di convalida hanno respinto le accuse arrivando a "coprire" anche i coindagati Belleggia e Pincarelli. "Non abbiamo dato nessun colpo. Belleggia e Pincarelli non hanno dato colpi… Willy è caduto con la mia spinta ma lui si è alzato e poi sono andato via", hanno detto aggiungendo che dietro i due loro amici "c'erano tante persone".

Cinque testimoni confermerebbero questa versione: il tutto pare una risposta a Belleggia che davanti al magistrato aveva ammesso di avere visto i "gemelli" colpire Willy. Tra questi c'è anche Omar Shabani, il ragazzo che in due post su Facebook, poi immediatamente cancellati, si era detto pronto a raccontare la "verità" citando Belleggia e Pincarelli e si spinge a dire: "e se non fossero stati Marco e Gabriele ad uccidere quel povero ragazzo? Vi invito ad iniziare ad informarvi bene prima del dare dell'assassino!". Ma intanto anche ieri altri testimoni si sono presentati alla caserma dei carabinieri di Colleferro per raccontare quello che hanno visto. E si parla di colpi dati in sequenza a partire dal primo calcio allo sterno, seguito da altri al volto. Fino ad arrivare a saltare su di lui quando era a terra esanime, come riferiscono alcuni testimoni citati dal Gip nell'ordinanza. 

Il patto dell'omertà nell'omicidio di Willy Monteiro

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