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Giovedì, 28 Marzo 2024
PADOVA

Yara, morta a soli 9 mesi: non è stato un rigurgito fatale, forse vittima di "baby shaking"

Al termine dell'indagine sulla morte della piccola di San Martino di Lupari il pm Roberto Piccione sposta l'attenzione sul cugino della bimba al quale era stata affidata

È stata scossa con violenza e sbattuta contro il muro. Così sarebbe morta Yara, la piccola di 9 mesi di San Martino di Lupari (Padova), che era finita in terapia intensiva neonatale all'ospedale di Padova per le conseguenze apparenti di un rigurgito di latte.

Sulla morte della piccola è stato aperta un'indagine che ha portato ora il pubblico ministero Roberto Piccione a spostare l'attenzione sul cugino della bimba.

Come riportano i quotidiani locali, la bambina era stata affidata al cugino 26enne della mamma quando sono successi i fatti ed ora il giovane rischia di finire davanti alla Corte d'assise per omicidio volontario con l'aggravante di aver commesso quel delitto contro un minore e con abuso di relazioni domestiche.

La storia

Yara era nata il 6 dicembre 2015, da papà tunisino e mamma moldava, ultima di tre sorelline. Il primo settembre 2016 era stata portata con l'elisoccorso all'ospedale di Padova. C'era il sospetto che un rigurgito avesse provato l'arresto cardiaco. Fino all'ultimo la famiglia ha sperato in un miracolo, ma le condizioni della bambina era apparse sin da subito molto gravi.

Dopo 29 giorni appesa ad un filo il decesso, nonostante gli sforzi dei medici di salvarle la vita. Non convincevano però quei lividi sul torace e sulla schiena che oggi, al termine dell'inchiesta, sembrano aver trovato risposta in una violenza inaudita su di una piccola indifesa.

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