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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La tragedia / Foggia

Yusupha: il migrante di 35 anni morto nella baracca in fiamme

L'incendio è divampato domenica notte nel ghetto dei migranti di Torretta Antonacci, nel Foggiano. Lo stesso luogo fu teatro ne 2017 di un maxi rogo che costò la vita a due braccianti

Un migrante è morto stanotte a causa dell'incendio di due baracche avvenuto nel Gran Ghetto, nelle campagne tra San Severo, Foggia e Rignano Garganico. Yusupha, un migrante del Gambia, abitava lì, in quelle baracche di legno e lamiera piene di braccianti stranieri impegnati nelle raccolte stagionali in agricoltura. Per l'uomo, di 35 anni, non c'è stato nulla da fare. 

La tragedia è avvenuta poco dopo le 3 di notte: le fiamme sono divampate, verosimilmente per cause accidentali, dall'interno della baracca, coinvolgendone anche una seconda. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco, che hanno domato il rogo ed evitato il peggio, mettendo in sicurezza alcune bombole a gas. Spetterà ai carabinieri e all'autorità giudiziaria ricostruire la dinamica dell'accaduto e accertarne le cause.

Nel marzo del 2017, nello stesso posto, altri due braccianti persero la vita in un devastante incendio che interessò un centinaio di alloggi di fortuna.

Sulla vicenda è intervenuto Aboubakar Soumahoro, leader della Lega Braccianti: "Tutta la comunità degli abitanti di Torretta Antonacci ha domato le fiamme dopo aver chiamato da subito i vigili del fuoco e le forze dell'ordine, le cui cause sono da chiarire. Chiediamo a nome della famiglia e di tutta la comunità la verità sulle cause di questa tragedia".

"Chiedo a certi corpi dello Stato e della politica, essendo stati indifferenti verso chi lotta a viso scoperto contro sfruttamento e assistenzialismo imprenditoriale sul corpo dei braccianti 'neri", di risparmiarci lacrime di coccodrillo e dichiarazioni retoriche. Perché rappresentano l'altra faccia di questa tragedia" dice ancora Soumahoro. "Chiediamo, a nome dei familiari in contatto con la Lega Braccianti, che siano accertate le cause di questa ennesima tragedia ai danni dei braccianti dimenticati della filiera agroalimentare. La comunità gambiana e gli abitanti dell'insediamento dei Torretta Antonacci insieme alla Lega Braccianti si faranno sentire". 

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