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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Zanardi, parla il medico che lo ha soccorso per primo: "E' vivo grazie a sua moglie"

"Lo ha salvato tenendolo sveglio", dice il dottor Luigi Mastroianni. Alex Zanardi ha passato la quattordicesima notte in terapia intensiva

Sempre sedato e intubato. Quattordicesima notte trascorsa senza sostanziali variazioni del quadro clinico per Alex Zanardi, sottoposto lunedì scorso a un secondo intervento neurochirurgico. E' quanto apprende l'AdnKronos da fonti sanitarie del policlinico universitario di Santa Maria alle Scotte di Siena, dove l'ex campione di Formula 1 è ricoverato in prognosi riservata, in terapia intensiva, dal 19 giugno. L'atleta paralimpico bolognese permane in coma farmacologico e intubato.

Come sta oggi Alex Zanardi

Il paziente presenta condizioni cliniche "stazionarie" e un decorso stabile dal punto di vista neurologico, il cui quadro rimane "grave". Ancora nessuna decisione è stata presa dallo staff medico che segue Zanardi su un suo possibile risveglio con la diminuzione del dosaggio dei farmaci che inducono il coma. Se il quadro clinico continuerà a mantenersi stabile, a metà della prossima settimana potrebbe essere valutata la possibilità di risvegliare Zanardi.

Il racconto del medico che ha soccorso Zanardi

"Casco a pezzi e una ferita bruttissima alla testa": questo il racconto al quotidiano la Repubblica del primo dottore che ha soccorso Alex Zanardi dopo l'incidente. Luigi Mastroianni, medico legale, si trovava su quella strada per caso, in vacanza con la compagna: "All'improvviso tutti i veicoli si sono fermati e ho capito dell'incidente". Il suo intervento è stato determinante perché ha impedito ad un signore di spostarlo da terra: "Con trauma cranici così gravi le persone non devono essere mosse. Volevano spostarlo, l'ho impedito e ho chiamato l'elicottero". Tutto questo senza conoscere la sua identità: "Me ne sono accorto solo dopo quando ho visto l'handbike", il racconto del medico di quel 19 giugno mentre Alex lotta ancora all'ospedale di Siena.

"Non parlava e aveva gli occhi socchiusi. Era in stato di semi-incoscienza, quindi ho chiesto alla moglie di parlargli, per non fargli perdere del tutto i sensi. Se fosse successo, probabilmente ora non sarebbe vivo", racconta il medico. Poi sono intervenuti i soccorsi, con elicottero ed ambulanza. 
 

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