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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'aggressione

Uomo picchia il nipote di 16 anni perché è gay

A divulgare la storia è stato Silvio Cilento, presidente di Arci Cosenza

Ragazzo di 16 anni picchiato dalla zio perché omosessuale. L’aggressione, denunciata alla polizia, è avvenuta in provincia di Cosenza, dove il minorenne sarebbe stato picchiato dalla zio al grido: "Non vogliamo gay nella nostra famiglia”. Il violento avrebbe poi chiamato tre suoi conoscenti per aggredire con maggiore facilità il nipote. Il giovane è finito in ospedale, da dove ha denunciato tutto alla polizia, dopo aver riportato quattro costole rotte, il setto nasale deviato e varie lesioni.

A divulgare la storia è stato Silvio Cilento, presidente di Arci Cosenza, con un post su Facebook. "Non voglio andare via da casa perché con mamma sto bene, è solo papà il violento. Mamma mi dice sempre: fatti forza e sii coraggioso". È la frase, riferita da Cilento, pronunciata dal ragazzo. Il post prosegue con scritto: ”Il 17 maggio ha deciso di legare una bandana rainbow sul suo zaino e uscire con le sue amiche. Durante il tragitto viene fermato dallo zio paterno (avvisato dal papà). Lo zio parcheggia la macchina, si avvicina e gli dice: "Non vogliamo gay nella nostra famiglia" e gli sferra un primo schiaffo, che diventa poi un pugno e subito dopo un calcio, una serie di calci. Non contento lo zio chiama altri tre uomini (maschi) per aiutarlo”.

Non sono stati forniti altri dettagli, anche per tutelare il ragazzo che ha meno di 18 anni. Le sue condizioni sono comunque in miglioramento, anche se, in casa, dovrà ora fare i conti con almeno una parte della sua famiglia che non accetta la sua omosessualità. Cilento ha deciso di raccontare questa storia per ricordare quanto è necessario e importante parlare di violenza di genere, di questioni Lgbtq, di identità di genere e di orientamenti sessuali.

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