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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus: il Comune in cui i casi sono aumentati dell'800 per cento in 3 settimane

Zona rossa in due centri della provincia di Caserta, Marcianise e Orta di Atella: in quest'ultimo fino al 2 ottobre si contavano 25 casi di positività, ora sono 200

Diventano subito zona rossa due comuni della provincia di Caserta, Marcianise e Orta di Atella. E la retromarcia del governatore De Luca sul lockdown fa discutere.

Campania: zona rossa a Marcianise e Orta di Atella

Un aumento del 448% dei positivi a Marcianise e dell'800% a Orta di Atella nel giro di 3 settimane. Questa la ragione alla base dell'istituzione di una zona rossa per i due comuni del Casertano. Nell'ordinanza numero 84 con le misure previste per i due comuni vengono citate le note con le quali, nella giornata di ieri, il Dipartimento di prevenzione della Asl di Caserta ha fatto il punto della situazione. La situazione epidemiologica nel comune di Marcianise, si legge, "fino a 3 settimane fa (2 ottobre) era caratterizzata da 52 casi Covid-19 positivi. Nelle successive 3 settimane si è manifestato un incremento pari al 448%, portando a 233 il numero di casi Covid-19 positivi, con un tasso di incidenza pari a 5,90 per mille abitanti". 

Ad Orta di Atella fino al 2 ottobre si contavano 25 casi di positività, mentre "nelle successive 3 settimane si è manifestato un incremento pari al 800%, portando a 200 il numero di casi Covid-19 positivi, con un tasso di incidenza pari a 7,32 per mille abitanti". Alla luce di questi dati, secondo il Dipartimento di prevenzione della Asl di Caserta, "si rendono necessarie misure restrittive per il solo centro urbano del comune di Marcianise e per il territorio del comune di Orta di Atella".

La retromarcia di De Luca sul lockdown

Secondo il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto, "la retromarcia fatta dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, rispetto all'ipotesi dallo stesso avanzata di un nuovo lockdown va considerata come un atto di responsabilità. Non avrebbe avuto senso chiudere solo la Campania dove artigiani, commercianti e piccoli imprenditori sono già da mesi in grande difficoltà economica per i consumi bassi delle famiglie e l'assenza di turisti stranieri. Riteniamo che la richiesta fatta da governatore campano in conferenza stato-regioni di un intervento socio-economico per ristorare le attività colpite dal nuovo Dpcm appare doveroso: pub e pizzerie non possono pagare il prezzo più caro della nuova chiusura".

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