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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cucina

Così nel mondo "sfregiano" il cibo italiano: la lista degli orrori

Dopo le polemiche nate dalla versione francese della carbonara, Coldiretti ha riassunto i peggiori orrori: si va dal la pizza con l'ananas al sugo alla bolognese liofilizzato

Tre italiani su quattro restano delusi dai piatti 'italiani' serviti all'estero, dove vengono portate in tavola le più bizzarre versioni delle ricette tradizionali, come l'abitudine olandese di non usare il mascarpone nel tiramisù ma la panna, fino agli inglesi e agli americani che vanno pazzi per gli spaghetti alla bolognese fatti con sugo di pomodoro e polpettine, che sono del tutto sconosciuti nella città emiliana. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento al "Carbonara gate" scoppiato nei confronti della Francia dove è stata girata una video-ricetta transalpina delle farfalle alla carbonara che ha suscitato disgusto e indignazione.

La pasta alla carbonara figura tra le ricette italiane più sfregiate all'estero con, ad esempio, l'abitudine belga di modificarla con l'impiego della panna senza il pecorino. Ma tra le specialità piu' "tradite" ci sono anche la tipica caprese servita con formaggio industriale al posto della mozzarella di bufala o del fiordilatte, mentre non mancano i casi di pasta al pesto proposta con mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e con il formaggio comune che sostituisce l'immancabile parmigiano reggiano e il pecorino romano. Per non parlare poi della pizza che viene offerta nelle versioni più inimmaginabili, da quella hawaiana con l'ananas a quella di pollo. 

Aumenta anche l'offerta di piatti italiani pronto uso sugli scaffali dei supermercati all'estero, dove è possibile acquistare dal sugo liofilizzato per spaghetti alla bolognese alle lasagne in lattina fino ad un fantomatico piatto all'italiana in barattolo fatto di polpette di carne e pastina da minestra, che farebbero inorridire qualsiasi consumatore del Belpaese.

Lo "stile mafia" in giro per il mondo

La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di prodotti alimentari taroccati all'estero dove - precisa la Coldiretti - le esportazioni di prodotti agroalimentari tricolori potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine. 

All'estero - stima la Coldiretti - sono falsi due prodotti alimentari di tipo italiano su tre, con il mercato mondiale delle imitazioni di cibo Made in Italy che vale oltre 60 miliardi di euro. Il rischio reale - conclude la Coldiretti - è che si radichi nelle tavole internazionali un falso Made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità nostrane frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili.
 

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