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Sabato, 20 Aprile 2024
Anzio

Edith Bruck rifiuta il Premio per la pace della città che non rinnega Mussolini: "Io vittima della Shoah"

La scrittrice ha scritto al sindaco di Anzio per spiegare le ragioni del suo rifiuto, dopo che due anni fa fu negata la benemerenza a una cittadina anziate anche lei vittima delle persecuzioni razziali e confermata la cittadinanza a Mussolini

La scrittrice Edith Bruck ha rifiutato il Premio per la Pace della città di Anzio. Lo ha fatto scrivendo una lettera aperta al sindaco del comune del litorale laziale, Candido De Angelis, per spiegare le sue ragioni. "Sarei tornata volentieri per il Premio per la Pace nella Sua città se nel frattempo non avessi saputo che è stata negata la benemerenza ad una mia correligionaria, Adele Di Consiglio. Una donna sola, sopravvissuta alla barbarie nazifascista che ha annientato la sua famiglia come la mia. Invece è stata riconfermata la cittadinanza onoraria a Mussolini che ha ancora molti seguaci nel suo territorio e non solo, ma nell'Europa stessa che ha poca memoria", scrive infatti Bruck.

La scrittrice, premio Strega Giovani 2021 con "Il pane perduto", è una sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale: nata in Ungheria nel 1931 da una famiglia ebrea, nel 1944 fu deportata prima nel ghetto poi ad Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen. Nella sua lettera, Bruck fa riferimento a un episodio di qualche tempo fa. A gennaio 2019, il consiglio comunale è stata respinta - senza dibattito - una mozione che chiedeva di revocare la cittadinanza onoraria concessa nel 1924 a Benito Mussolini e di sostituirla con un attestato di pubblica benemerenza ad Adele Di Consiglio, cittadina di Anzio che a sei anni fu vittima delle persecuzioni razziali in quanto ebrea, il cui padre e altri familiari furono deportati chi ad Auschwitz chi a Dachau e poi uccisi, mentre altri suoi parenti ancora morino nell'eccidio delle Fosse Ardeatine.

Perché Edith Bruck ha rifiutato il Premio per la pace della città di Anzio

"Io, sopravvissuta alla Shoah, che da una vita scrivo e testimonio nelle scuole italiane, compito arduo e faticoso, senza l'odio verso alcuno, anzi nel nome della pace e fratellanza umana, avendo avuto la visita di Papa Francesco che mi ha chiesto perdono esteso al popolo martire, devo la fedeltà a me stessa e per la solidarietà con la signora Di Consiglio (che non conosco), La ringrazio ma non posso accettare il Premio per la Pace dove è in fermento la nostalgia attiva dell’epoca più vergognosa, incancellabile per chi l'ha vissuta", si legge nella lettera di Bruck, che lo scorso 20 febbraio 2021 ha ricevuto la visita a casa sua di papa Francesco. Bruck è stata anche insignita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Marito della Repubblica Italiana.

Alla sua lettera ha risposto il sindaco De Angelis. "Se Edith Bruck non accetta il nostro premio, che avevamo pensato con duemila ragazzi come facciamo tutti gli anni, fa una mortificazione non a me, ma alla nostra città, medaglia d'oro al merito civile, che non meritava". De Angelis ha poi aggiunto: "Mussolini ha la cittadinanza onoraria dal 1924. Prima di me ci sono stati tre sindaci comunisti, due socialisti, uno repubblicano, uno Ds e nessuno l'ha mai revocata. Anzi questo argomento non è stato mai discusso in Consiglio comunale dal 1946 al 2021".

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